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Adrian Newey lascia la Red Bull per la Ferrari? Da battere la concorrenza di Mercedes, Aston Martin e Audi

Daniele Fantini

Aggiornato 26/04/2024 alle 10:13 GMT+2

F1 - I rumors che trapelano dal circus sono chiari: Adrian Newey è in profonda crisi con la Red Bull e sta meditando seriamente l'addio. La Ferrari può così riaccendere un corteggiamento che dura da quasi 40 anni, ma dovrà battere la concorrenza fortissima di Mercedes, Aston Martin e Audi. Chi la spunterà?

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"Mi resta un po' di rammarico per non avere mai lavorato per la Ferrari e con Lewis Hamilton".
È bastata questa frase di Adrian Newey, estrapolata da un podcast dello scorso settembre, unita all'implosione in casa Red Bull, per accendere un polverone di mercato ancor più grande di quello che sollevò l'annuncio del passaggio di Lewis Hamilton dalla Mercedes alla Ferrari. Perché i 7 titoli Mondiali che porta in dote Hamilton impallidiscono di fronte ai 25 che Newey ha messo in bacheca nella sua esperienza quasi quarantennale nel circus (13 tra piloti e costruttori con Red Bull, altri 12 tra Williams e McLaren).
Il team di Maranello insegue il geniale ingegnere britannico dal 1986. Ha tentato costantemente di strapparlo dall'isola oltremanica, sempre invano. Ma ora, il celebre "allineamento di pianeti" con cui Vasseur ha descritto l'approdo di Hamilton in rosso, potrebbe concludersi con un colpo di coda a effetto. E portare alla concretizzazione di un corteggiamento ultra-decennale. Le monoposto progettate da Newey sono state, sin dai tempi della March/Leyton House guidata da Ivan Capelli, all'avanguardia sul piano aerodinamico. Visionarie. Ma, soprattutto, vincenti. E la fusione tra i progetti di Newey, l'esperienza di Hamilton e il talento di Leclerc fa salivare in maniera incontrollata i sogni del Cavallino per il 2026, anno della rivoluzione regolamentare che l'ingegnere britannico potrà interpretare - come ha sempre fatto - in maniera più scaltra, astuta e brillante dei suoi grandi concorrenti.
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La March guidata da Ivan Capelli, prima monoposto progettata da Adrian Newey, F1 1988

Credit Foto Getty Images

Ferrari spasimante decennale. Ma c'è da battere la concorrenza di Mercedes, Aston Martin e Audi

Molti rumors danno il matrimonio Ferrari-Newey già per fatto. In attesa soltanto dell'ufficialità che potrebbe arrivare anche in questa stessa stagione. Perché Newey avrebbe fatto intendere al quartier generale della Red Bull di voler cambiare aria, assieme a buona parte del suo entourage di collaboratori. Così da poter già gettare le basi dei suoi nuovi progetti nel 2025, dopo l'ovvio e robusto periodo di gardening, ed essere pienamente operativo nell'anno cruciale. Il 2026. Ma...
Lo scenario, al momento, pare eccessivamente ottimista. Perché Newey ha sempre avuto (e ha tuttora) una schiera infinita di corteggiatori. La Ferrari potrà anche essere la spasimante di più lunga data, ma la concorrenza è fortissima. Se non quasi ingiocabile. Perché comprende Mercedes, sempre in assetto di guerra con Red Bull. Aston Martin, che avrebbe già messo sul piatto un'offerta faraonica unita all'eventuale possibilità di lavorare con Fernando Alonso (in caso di conferma per il 2025), un altro grande rimpianto di Newey assieme a Hamilton. E anche Audi, che, come noto, sta apparecchiando in grande stile - e con altrettanta forza economica - lo sbarco in F1 del 2026.
E c'è un'ulteriore dettaglio da tenere in considerazione, come sottolineato anche da Ivan Capelli, primo pilota a sedersi su una macchina disegnata da Adrian Newey (la March 881 del 1988), in un'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport. Newey, nato a Stratford-upon-Avon, ha sempre vissuto e lavorato in Inghilterra. E, a 65 anni, anche di fronte al desiderio di rimettersi in gioco con un altro progetto ambizioso, lascerà difficilmente la madrepatria. Ecco perché, al momento, Aston Martin e Mercedes sarebbero in vantaggio sull'ipotesi Maranello.
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