Mercedes e Red Bull aggirano la nuova norma sulle power-unit? Ferrari, Honda e Audi chiedono alla FIA di aprire un'indagine

F1 - Ferrari, Audi e Honda hanno chiesto alla FIA di indagare sulle nuove power-unit di Mercedes e Red Bull, accusate di aggirare il nuovo regolamento tecnico attraverso l'utilizzo di materiali ad alta dilatazione termica che aumenterebbero la prestazione modificando il rapporto di compressione dei cilindri. Sono semplici schermaglie pre-stagionali, o c'è realmente qualcosa di importante in gioco?

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Video credit: Eurosport

Mercedes e Red Bull hanno trovato un modo per modificare il rapporto di compressione dei cilindri della power-unit (passato da 1:18 a 1:16) e aumentare così le prestazioni raggirando il nuovo regolamento tecnico pronto a entrare in vigore nel 2026? È questo il sospetto che ha spinto Ferrari, Audi e Honda a chiedere alla FIA di intervenire, tramite indagine, per controllare la regolarità della presunta soluzione tecnica implementata dalle scuderie rivali.

Il "trucco" di Mercedes e Red Bull si baserebbe sulla dilatazione termica

Secondo quanto riportato da Roberto Chinchero sul portale specializzato motorsport.com, le due scuderie sotto la lente di ingrandimento utilizzerebbero materiali in grado di dilatarsi ad alte temperature (quindi a motore in funzione), così da aumentare il rapporto di compressione diminuendo lo spazio volumetrico della camera di combustione. Il sistema darebbe un vantaggio prestazionale, quando invece il nuovo regolamento sarebbe indirizzato verso una riduzione della potenza della power-unit in rapporto all'aumento della parte elettrica dei motori del 2026. A temperatura ambiente e motore spento, situazione standard in cui vengono effettuati i controlli della FIA, il sospetto stratagemma misterioso non sarebbe notabile. Ricordiamo che Red Bull, interrotto il lungo rapporto con Honda, si affaccerà sulla nuova stagione anche come motorista, producendo in casa le proprie power-unit.
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Max Verstappen davanti a George Russell durante il GP di Las Vegas 2025

Credit Foto Getty Images

La "gola profonda" è un ex-dipendente passato alla concorrenza?

Ma, con le monoposto ancora da scoprire e in attesa di debuttare nei test ufficiali, come è sorto questo sospetto? Secondo i rumors raccolti da mortosport.com, sarebbe stato un ex-dipendente di una delle due scuderie, passato alla concorrenza, ad aver rivelato il sistema adottato per aggirare il regolamento, muovendosi in una delle tantissime "zone grigie" dello stesso (come, d'altronde, si è sempre fatto...).

La replica della FIA: possibili modifiche in futuro per garantire equità e chiarezza

Insomma, si tratta di semplici schermaglie tra rivali in un pre-stagione infuocato o c'è realmente qualcosa di ingombrante in gioco? La risposta della FIA, al momento, resta interlocutoria. "Il regolamento definisce in maniera chiara il rapporto di compressione massima così come il metodo per la misurazione, basato su condizioni statiche e a temperatura ambiente - si legge in una nota della Federazione -. La procedura è rimasta inalterata nonostante la riduzione dei rapporti per la stagione 2026. È vero che la dilatazione termica può influenzare questi stessi rapporti, ma il regolamento attuale non prevede misurazioni da effettuare ad alte temperature".
"L'argomento è stato e resterà di attualità nelle discussioni con i motoristi - prosegue il comunicato -, dato che le nuove limitazioni sollevano naturalmente domande sulle interpretazioni. La FIA continuerà a monitorare la situazione per assicurare equità e chiarezza e, se necessario, potrà considerare modifiche nel regolamento o l'adozione di nuovi processi di misurazione in futuro".
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