Mercedes W09 2018: la Regina snellisce il posteriore, ora tocca a Hamilton e Bottas

Tolti i veli alla nuova Mercedes per il campionato Mondiale di Formula 1 2018, la W09 EQ Power+ con cui Lewis Hamilton difenderà l'iride andando al contempo all'attacco del suo quarto titolo. E con cui la casa di Stoccarda mira a consolidare quella che, con quattro titoli costruttori e quattro piloti nello spazio di quattro stagioni, è una vera e propria dittatura dell'era ibrida. Il nuovo paradigma delle presentazioni online, con abbondanti sfondi in nero a coprire le soluzioni più immediatamente visibili, toglie diversi spunti di riflessione agli osservatori. I giudizi vanno gioco forza rimandati ai primi test sulla pista di Barcellona, ma qualcosa si può estrapolare anche solo dalle immagini presentate in rete e da quelle della brevissima sessione filmata sulla pista di Silverstone.

Al netto delle poche novità tecniche previste dal regolamento per questa stagione - l'introduzione dell'Halo e l'abolizione della T-Wing e del cofano motore a pinna di squalo - per la Mercedes W09 si era parlato di un possibile, se non probabile, accorciamento del passo. Ma non ci sarà alcuno stravolgimento del progetto 2017, la Freccia d'Argento sarà ancora la vettura con la maggior distanza fra i due assi. Tanto che Toto Wolff, in sede di presentazione, ha parlato apertamente di passo invariato.

Curioso come a livello aerodinamico i tecnici Mercedes abbiano reso merito alle soluzioni trovate lo scorso anno dai loro colleghi ferraristi. Saltano infatti subito all'occhio i deviatori di flusso posti prima delle pance laterali della vettura. Introdotti per la prima volta sulla Ferrari SF70H dello scorso anno, questi profili hanno il compito di ridurre l'effetto negativo dei vortici generati dagli pneumatici anteriori. Campo in cui la SF70-H ha evidentemente fatto da riferimento, visto che persino la nuova Red Bull disegnata dal genio Adrian Newey riprende in parte quel tipo di soluzione. Nel solco della recente tradizione Mercedes, invece, il muso e l'ala anteriore.

Se c'è un elemento di vera novità, quanto meno sul piano visivo, è il disegno del retrotreno. Impossibile non notare come la profilatura del posteriore sia estremamente raffinata, rastremata e snella. Chissà che non possa essere la soluzione giusta per risolvere l'unico vero problema della mercedes 2017, ossia la capacità di trovare la giusta finestra di utilizzo delle gomme soprattutto al posteriore.