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Prize money del Mondiale Costruttori: quanto guadagnano le 10 scuderie? Alla Ferrari, terza, vanno 122 milioni

Daniele Fantini

Pubblicato 01/12/2023 alle 11:53 GMT+1

F1 - Il montepremi stimato per la Classifica Costruttori del 2023 è di circa un miliardo di dollari. La Ferrari, terza, riceve il 12.2% della torta, pagando i soli tre punti di distanza dal secondo posto con una perdita di 9 milioni. La scuderia di Maranello si può però rifare con il long-standing extra bonus e col bonus riservato ai team che hanno vinto almeno un Mondiale in passato.

Charles Leclerc e Carlos Sainz, Ferrari, 2023

Credit Foto Getty Images

I piloti vincono il titolo, la fama internazionale e passano alla storia. Ma, in realtà, è il Mondiale Costruttori a decidere gran parte delle sorti delle scuderie di F1. Perché il piazzamento in quella classifica è direttamente proporzionale agli introiti di fine anno, a loro volta determinanti per lo sviluppo delle monoposto che assaggeranno l'asfalto nella prossima stagione. Il Patto della Concordia firmato nel 2021 stabilisce che il 50% dei profitti del circus venga destinato al montepremi per il Mondiale Costruttori. La cifra ufficiale è segreta. Ma una stima attendibile è fattibile.
La stagione 2023 è stata un grande successo nonostante il doppio mondiale già deciso con 6 gare d'anticipo, tanto da generare un aumento previsto del 10% negli introiti complessivi del carrozzone (circa 2.82 miliardi di dollari). L'ingerenza di Liberty Media, però, è in aumento nonostante il già citato Patto della Concordia. Tanto da erodere un 5% del montepremi previsto. Inoltre, un'ulteriore fetta del 25% viene destinata ai bonus per le scuderie storiche. Ferrari riceve il long-standing extra bonus (5% del montepremi) per essere l'unico team sempre presente dalla prima edizione del Mondiale. Mentre un altro riconoscimento va a quelle scuderie che hanno vinto almeno un Mondiale nella storia (Ferrari, Red Bull, Mercedes e McLaren). Il risultato? Resta circa un miliardo di dollari da distribuire ai team secondo il piazzamento nella classifica Costruttori.
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Pourquoi la saison de Verstappen et Red Bull va leur coûter (très) cher

Credit Foto Getty Images

Come si divide il montepremi? 14% alla scuderia campione, 6% all'ultima

Il sistema è cambiato rispetto all'era precedente al Patto della Concordia del 2021, quando il team vincente incamerava il 20% della torta contro il 4% dell'ultimo classificato. Oggi, per garantire un maggior equilibrio, la scuderia campione intasca una fetta del 14% contro il 6% dell'ultima. Tra un team e l'altro, dunque, c'è un delta dell'1%, pari a circa 10 milioni di dollari.
PiazzamentoScuderiaPercentuale
1.Red Bull14.0%
2.Mercedes13.1%
3.Ferrari12.2%
4.McLaren11.3%
5.Aston Martin10.4%
6.Alpine9.5%
7.Williams8.7%
8.AlphaTauri7.8%
9.Alfa Romeo6.9%
10.Haas6.0%
Red Bull, scuderia campione del mondo, incasserà 140 milioni, appena 5 in più del budget cap della stagione appena conclusa. Ricordiamo che, avendo però sforato il tetto nel 2021, il team di Milton Keynes ha ricevuto una multa da 7 milioni e un taglio del 10% delle ore in galleria del vento. Mercedes ha vinto la volata per il secondo posto con Ferrari nel GP di Abu Dhabi, ultima gara della stagione, e ha incamerato 131 milioni. Alla scuderia di Maranello ne sono andati invece 122, 9 in meno per una differenza di soli tre punti in classifica, nonostante sia stato l'unico team a interrompere l'egemonia Red Bull con il trionfo di Carlos Sainz a Singapore.
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La Ferrari durante la presentazione del GP di Abu Dhabi, ultima gara della stagione 2023

Credit Foto Getty Images

McLaren, quarta, riceverà 113 milioni, utilissimi per proseguire l'ottimo lavoro costruito nella seconda parte della stagione, quando, grazie a un pacchetto di aggiornamenti di altissimo livello, è riuscita a infastidire anche Verstappen in alcune occasioni. Ad Aston Martin, quinta, andranno 104 milioni, ossia il prize-money più grande dopo la trasformazione da Racing Point nel 2021. Il bottino è ricco, sì, ma meno di quanto immaginato all'inizio della stagione, quando sembrava essere almeno la terza forza del campionato.
Alpine, sesta, otterrà 95 milioni nonostante il calo costante delle ultime due stagioni. La consolazione? Aver piazzato entrambi i piloti sul podio. Williams, settima, riceverà invece 87 milioni confermando i grandi miglioramenti vissuti nel 2023 (i 28 punti sono il massimo dal 2017). È un bottino molto importante per una scuderia indipendente che non ha, alle spalle, un costruttore di alto livello mondiale.
Sul fondo della classifica troviamo AlphaTauri, ottava, Alfa Romeo, nona, e Haas, decima. AlphaTauri incasserà 78 milioni al termine di un'annata molto complessa, che ha visto la scuderia di Faenza schierare ben quattro piloti differenti. Alfa Romeo riceverà 69 milioni nella stagione più deludente dal 2021: le premesse per il ritorno a Sauber con l'uscita dello sponsor italiano non sono confortanti. Haas ha raccolto 25 punti in meno rispetto al 2022 e incasserà soltanto 60 milioni, una fetta molto piccola per un team che parte già sfavorito a livello economico rispetto alla concorrenza.
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