Raikkonen si è risvegliato, ma per il rinnovo deve attendere

Bentornato Kimi. Raikkonen è tornato a ruggire in Bahrain, dove ha messo a segno il giro più veloce del GP vinto da Lewis Hamilton (impresa che non riusciva a un ferrarista da Montecarlo 2014, anche in quell’occasione fu lui a farcela) e ha regalato alla Rossa il terzo podio consecutivo per il team di Maranello. Lui non si spingeva così in alto dal GP della Cina 2013, quando era ancora alla Lotus.

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Se ritrovare una Ferrari così competitiva era una speranza degli ottimisti, pensare a un ritorno del finlandese pareva pure utopia. Alcuni, adesso, hanno addirittura iniziato a parlare di un possibile rinnovo, considerando che Raikkonen andrà in scadenza a fine Mondiale e che la Ferrari ha ancora un’opzione per estendere l’accordo attualmente in essere. Fossimo stati in altre epoche, a Maranello gli avrebbero già fatto firmare il contratto. Maurizio Arrivabene, però, incarna anche in questo il “new deal” post-Montezemolo.

“Ha dimostrato che è un grande pilota – ha dichiarato il team principal – quindi se mi chiedete se penso che meriti il rinnovo, vi direi di sì. Ma è altrettanto vero che non voglio che i miei piloti si addormentino”. Un messaggio sibillino, una frecciatina che esprime meglio di ogni altro dettaglio quanto sia cambiata l’aria a Maranello. Arrivabene sa che è fondamentale tenere alta la tensione, specie per “iceman”.

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E, in fondo, sa benissimo di poter giocare su più tavoli. Dopo essersi assicurato il pilota del futuro, Sebastian Vettel, in Ferrari si culla ancora il sogno di un autentico “dream team”. Quale? Quello che potrebbe coinvolgere Hamilton, attualmente ancora senza contratto per il prossimo anno. “Tutti i piloti vorrebbero guidare una Ferrari”, ha detto Arrivabene. Chissà…

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