Red Bull, la crisi prosegue: c'è una "spia thailandese" nel quartier generale di Salisburgo

F1 - Il caso Horner e la crisi interna in casa Red Bull si arricchisce di un nuovo capitolo. Secondo il report del quotidiano tedesco Bild, una "spia thailandese" starebbe controllando la situazione nel quartier generale austriaco in attesa di un ribaltamento societario che vedrebbe la proprietà asiatica prendere il sopravvento sul ramo europeo dell'ex-patron Dietrich Mateschitz.

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Video credit: Eurosport

Nel quartier generale di Fuschl am See, vicino a Salisburgo, si muove una "spia thailandese". Almeno, è questo il nomignolo dato dal quotidiano tedesco Bild all'informatore (poco) segreto inviato dalla proprietà asiatica per monitorare la situazione in Europa, dove Red Bull ha le proprie sedi storiche fra Austria e Milton Keynes, nel Regno Unito.
Secondo il racconto del quotidiano locale Salzburger Nachrichten, l'informatore sarebbe un membro della famiglia di Chalerm Yoovidhya, il tycoon che possiede il 51% delle quote di Red Bull e un patrimonio stimato in oltre 30 miliardi di euro, cifre che lo rendono il secondo uomo più ricco della Thailandia. Come noto, il team campione del mondo è stritolato in una lotta intestina fra la proprietà asiatica e quella austriaca, esplosa dopo la morte di Dietrich Mateschitz, il grande padre fondatore scomparso a fine ottobre 2022.
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Il quartier generale della Red Bull a Salisburgo

Credit Foto Getty Images

L'informatore sarebbe sbarcato in Austria in maniera ufficiale per apprendere i modelli di business europei, e, sotto questa "copertura", avrebbe libertà totale di movimento tra gli uffici e i reparti della sede di Salisburgo. Secondo le ricostruzioni della Bild, i dipendenti Red Bull sarebbero in allarme, temendo una forte presa di posizione e potere della parte thailandese, rimasta sottotraccia durante la lunga gestione Mateschitz ma ora decisa a rivoltare l'assetto societario dando maggior importanza al ramo asiatico dell'azienda.
Christian Horner, coinvolto nell'ormai noto scandalo che ha incrinato la facciata monolitica del team campione del mondo, è la figura che, al momento, soffre nel fuoco incrociato. La parte austriaca vorrebbe l'allontanamento del team principal, ma i thailandesi sarebbero fermamente contrari. E, come abbiamo già spiegato nei giorni scorsi, il destino di Horner sarebbe legato a doppio filo a quello di Helmut Marko e Max Verstappen. Insomma, una sola testa caduta potrebbe generare un domino letale.
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