Rabbia Briatore

Flavio Briatore e i maggiori rappresentanti della Renault sono stati convocati oggi dalla FIA a Monaco: all'ordine del giorno la sentenza sull'accusa di spionaggio mossa dalla McLaren nei confronti del team francese. Secondo la scuderia di Woking, infatti, la Renault sarebbe in possesso di alcuni progetti e disegni rigorosamente top-secret "rubati" (o "spiati") al team inglese. Spy-story, capitolo II: la vendetta della McLaren dopo il caso Ferrari.

Ma Briatore è più che sicuro dell'innocenza della propria scuderia, ed è convinto che il caso si risolverà senza conseguenze per la Renault. In tal caso, ha già annunciato che ricorrerà a nuove vie legali e accuserà la squadra di Ron Dennis di diffamazione. "La McLaren ha detto molte, troppe cose negative sul nostro conto. Ora la FIA chiarirà la situazione e, una volta emesso il verdetto, considereremo la possibilità di aprire un nuovo caso contro la stessa scuderia inglese. La nostra reputazione è stata seriamente danneggiata".

La McLaren, da parte sua, sostiene che l'ex-tecnico Phil Mackereth, passato alla Renault, abbia portato con sé del materiale riservato e l'abbia mostrato agli altri tecnici della squadra francese: una vera e propria manna dal cielo per la Renault, che avrebbe quindi potuto studiare nei dettagli i segreti delle monoposto inglesi.

La McLaren era stata multata di 100 milioni di dollari ed estromessa dal campionato dei costruttori dopo lo scandalo della prima spy-story, quando era stata trovata in possesso di materiale top-secret appartenente alla Ferrari. Se la Renault fosse giudicata colpevole, si prospetta una sanzione simile. Se così fosse, non potendo gareggiare per il titolo costruttori, la Renault si troverebbe in seria difficoltà nella rincorsa a Fernando Alonso, in uscita dalla McLaren ma ancora senza contratto per la prossima stagione.