La FIA indaga sulla McLare
DaEurosport
Pubblicato 11/03/2010 alle 11:38 GMT+1
Sospetto sull'ala posteriore dopo il ricorso presentato da Ferrari e Red Bull: che sia un meccanismo manuale per regolare l’aerodinamica... oppure è il pilota a funzionare da "flap umano" annullando il carico aerodinamico in rettilineo?
A quattro giorni dalla gara d’esordio della stagione 2010, la FIA verificherà la controversa super-ala posteriore della nuova McLaren. La scuderia di Woking è stata attaccata da Ferrari e Red Bull, accusata per aver introdotto un componente irregolare con una doppia funzione: l’ala, infatti, presenterebbe una scanalatura che aumenterebbe il carico aerodinamico in curva dando, nello stesso tempo, maggiore velocità sul rettilineo.
Il ricorso nasce perché il regolamento della Formula1 non permette elementi mobili in grado di influenzare l’aerodinamica: l’ala posteriore della McLaren, costruita al limite della normativa, sembrerebbe regolare, ma sorge il dubbio che il doppio meccanismo venga azionato dal pilota con una gamba. Il sospetto nasce dalla presenza di una presa d’aria anteriore, davanti all’abitacolo, che regolerebbe la fase di stallo: se fosse il pilota a gestire il tutto con la gamba sinistra ci troveremmo di fronte a un comando manuale, quindi illegale.
Una seconda ipotesi, ancor più suggestiva e geniale, vede invece il pilota stesso "parte integrante" dell'alettone. Spieghiamo: il pilota controllerebbe con il semplice movimento del casco il flusso d'aria verso l'ala posteriore. Se il pilota mantiene una posizione normale l'alettone funziona correttamente e con i giusti e fondamentali carichi. Se il pilota piega leggermente la testa crea una corrente d'aria in grado di mandare in stallo l'alettone posteriore, ovvero di renderlo neutro alla resistenza guadagnando velocità in rettilineo (con maggior possibilità di sorpasso). Se così fosse, la regolarità dell'alettone sarebbe difficile da verificare, perché l'ala verrebbe costruita secondo le caratteristiche fisiche dei due piloti, Hamilton e Button.
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