Campionesse d'Europa!

Con una prestazione semplicemente fantastica l'Italia entra nell'Olimpo della ginnastica artistica al femminile conquistando la medaglia d'oro nella finale europea a squadre. Le azzurre Vanessa Ferrari, Lia Parolari, Monica Bergamelli, Federica Macrì e Carlotta Giovannini sono le nuove campionesse continentali dopo la gara di Volos che ha incoronato la nostra nazionale, capace di battere le favoritissime Romania e Russia.

Le azzurre partono al volteggio e concludono la prima rotazione (42.975) alle spalle di una grandissima Romania e della Russia, prima dopo le qualificazioni e favorita numero uno per la vittoria finale.

Il secondo attrezzo rappresenta l'inizio della fantastica impresa italiana: Vanessa Ferrari è spettacolare alle parallele (15.600) e la Russia paga gli errori alla trave scivolando indietro. La Romania tiene grazie al grande corpo libero della Izbasa e il distacco con le azzurre si allarga fino a più di 3 punti.

Nella terza rotazione la Romania paga dazio al volteggio, mentre alla trave è ancora la Ferrari (15.600) a spingere la nazionale sempre più vicina al vertice tant'è che l'Italia apre l'attrezzo finale con 131.250, solo un punto alle spalle della Romania (132.300) e ormai lontana dalla deludente Russia (129.550).

Ed è proprio al corpo libero che le azzurre riescono nella fantastica impresa del sorpasso: Lia Parolari, Federica Macrì e (ancora lei) Vanessa Ferrari mettono la freccia, le rumene alle parallele stentano un po' e il miracolo prende corpo: Italia 175.225, Romania 175.125, Russia 173.375, è medaglia d'oro!

La nazionale azzurra entra così nella storia conquistando il primo successo continentale a squadre (il miglior risultato era un bronzo a Patrasso nel 2002) per la felicità del direttore tecnico Vailati: "È stata una gara tirata fino all'ultimo esercizio. Le ragazze hanno sopportato la tensione come delle veterane. L'immagine più bella? La squadra juniores sugli spalti che incitava le compagne nel sorpasso al corpo libero". Commosso il tecnico Casella: "Sono orgoglioso di lavorare con ginnaste e allenatori di questo livello".