Eurosport
Gigi Dall'Igna (dg Ducati): "Per continuare a vincere la Ducati aveva bisogno di Marquez. Bagnaia? Non è messo così male"
Di
Aggiornato 22/06/2025 alle 14:14 GMT+2
MOTOGP - "Marquez l’abbiamo preso perché è uno dei due piloti più forti dello schieramento, indipendentemente dalla crescita degli avversari. Per puntare al titolo servono scelte oculate. Prendere il miglior pilota disponibile rientra in questa strategia": ecco le parole rilasciate da Gigi Dall'Igna, direttore generale di Ducati Corse al Corriere della Sera di oggi.
Team, moto e piloti del Mondiale 2025 in 120"
Video credit: Eurosport
Il Gran Premio d'Italia al Mugello è caratterizzato da un fascino inconfondibile. Gigi Dall'Igna, direttore generale di Ducati Corse, ne è un esperto da anni e, negli ultimi tre anni, le Desmosedici hanno dominato indiscusse. Ecco le sue parole al Corriere della Sera di oggi. "Il Gp d’Italia si corre qui ininterrottamente dal 1994. E per il valore tecnico. È una pista impegnativa e completa, con una staccata importante, un rettilineo lungo che premia la prestazione del motore, curve molto veloci come le Arrabbiate e tanti cambi di direzione. Offre quasi tutto quello che si può trovare nei circuiti del campionato"
"La concorrenza è cresciuta Mi aspettavo sarebbe successo, anche prima a dire il vero. Yamaha, Honda e Ktm sono progredite molto, ma anche Aprilia non scherza. C’è più equilibrio di prestazioni"
La scelta di Marquez
"Marquez l’abbiamo preso perché è uno dei due piloti più forti dello schieramento, indipendentemente dalla crescita degli avversari. Per puntare al titolo servono scelte oculate. Prendere il miglior pilota disponibile rientra in questa strategia"
Bagnaia
"Pecco ha comunque vinto ad Austin, è terzo in campionato e ha fatto il miglior avvio di stagione di sempre. Ci sono diciannove piloti messi peggio. Certo, paragonato a Marc, ha vinto meno, ma non sarei così negativo nei suoi confronti. Si lamenta? E' il suo modo di spronarsi e di spronarci. Però dobbiamo essere obiettivi. Al di là di quello che si dice, e si legge, bisogna guardare la realtà".
Ducati
"Il fatto che sia rimasto qui, non significa che non mi abbiano cercato. Ma Ducati è il posto più bello per lavorare nelle corse. Di perfetto non c’è mai nulla. Ma come ogni matrimonio ben riuscito è un buon compromesso".
/origin-imgresizer.eurosport.com/2025/02/24/image-2a724cc7-5647-4f75-ad43-a7de58b4a4ac-85-2560-1440.png)
Team, moto e piloti del Mondiale 2025 in 120"
Video credit: Eurosport
Contenuti correlati
Pubblicità
Pubblicità