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Yamaha rinata con Viñales, Rossi in crisi nera: Valentino è sul viale del tramonto?

Fabio Psoroulas

Aggiornato 01/07/2019 alle 12:37 GMT+2

Con la vittoria di Maverick Viñales, la Yamaha torna alla vittoria. La casa dei tre diapason festeggia anche la terza piazza di Fabio Quartararo, segno che la moto è tornata competitiva. Invece Valentino Rossi incassa il terzo zero consecutivo, cosa mai accaduta nei 14 anni in sella alla M1. E' il momento più difficile della carriera del Dottore. Come uscire dalla crisi?

Valentino Rossi a terra dopo la caduta ad Assen al sesto giro, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Il Gran Premio di Assen va in archivio con la prima vittoria stagionale di Maverick Viñales. Top Gun chiude alla grande un weekend in crescendo, partito con degli ottimi crono nelle libere e in qualifica, e concluso con una gara dominata nella seconda fase, staccando Marc Marquez e vincendo in solitaria.

Tutta la Yamaha festeggia, tranne Valentino Rossi

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Maverick Viñales festeggia il successo ad Assen. Getty Images

Credit Foto Getty Images

Un fine settimana fantastico per la M1 e la casa dei tre diapason, che oltre a Viñales ha visto un'altra superba prestazione di Fabio Quartararo (al secondo podio consecutivo) e la buona quinta piazza di Franco Morbidelli. Ma se da una parte del box ufficiale si festeggia dall'altra si raccolgono i cocci. Si perché Valentino Rossi incassa la terza caduta consecutiva, al termine dell'ennesimo weekend nero stagionale.

Cosa succede al Dottore?

E’ possibile che il problema sia il pilota. Forse sì, forse no. Secondo me la situazione è più ampia da spiegare. Però qui le Yamaha sono andate fortissimo, a Barcellona ce n’era una sul podio, qui addirittura due. Dobbiamo metterci a posto noi. (Valentino Rossi a GPOne.com, 30/6/2019)
Guardando i risultati il dubbio sovviene: il problema attuale della Yamaha numero 46 è proprio il pilota? I dati parlano chiaro: Quartararo vola nonostante sia al debutto in MotoGP e sulla moto 2018, Viñales è uscito dall'incubo, è tornato a vincere e negli ultimi 36 GP è stato l'unico a portare la Yamaha sul gradino più alto del podio, mentre Rossi ha ottenuto il terzo zero di fila, cosa che in 14 anni di Yamaha non gli era mai accaduto e solo nella sciagurata stagione 2011, la prima in Ducati, aveva inanellato un filotto di ritiri simile. Inoltre questo è il peggior inizio di stagione da quando Vale guida la M1, solo nei due anni in Ducati in MotoGP aveva ottenuto meno di 72 punti nelle prime otto gare. Se ci mettiamo dentro anche delle pessime qualifiche, possiamo constatare che il Dottore sia in crisi nera e stavolta non c'entra la moto, che nelle mani degli altri è competitiva. Tra l'altro, storicamente, Mugello, Barcellona e Assen sono sempre state piste favorevoli al Dottore (addirittura sul tracciato olandese nessun pilota ha vinto più di Valentino che ha colto ben 10 successi), per cui la situazione è grave: è il periodo peggiore della sua carriera.
ANNOPUNTI DEL DOTTORE DOPO 8 GARE
201972
201899
2017108
2016103
2015163
2014128
2013101
201271*
*Nel 2012 era in Ducati

I giovani scalpitano. Rossi è troppo vecchio?

Io a questa cosa del cambio generazionale non credo. La prima volta l’ho sentita a Le Mans da Vermuelen nel 2007 e dopo 12 anni sono ancora qua. Scherzi a parte direi che i vecchietti si difendono ancora... (Valentino Rossi a GPOne.com, 29/6/2019)
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Valentino Rossi si sincera delle condizioni di Takaaki Nakagami ad Assen, Getty Images

Credit Foto Getty Images

In Olanda abbiamo visto la prima fila più giovane di sempre della classe regina, Rossi invece a febbraio ha festeggiato i 40 anni. Il problema di Valentino sono le primavere sulle spalle? Difficile a dirsi: i giovani scalpitano, ma il problema di Vale non sembra l'età, come non è la fame di vittorie, assolutamente intatta dopo gli oltre vent'anni di carriera.
Valentino Rossi in crisi. Cosa fareste nei suoi panni?

Quali sono le difficoltà e come uscirne

Nonostante la vittoria di Viñales e i tre zeri di fila, Valentino Rossi è ancora la migliore Yamaha in classifica generale. Inoltre solo due mesi fa lottava per vincere in Argentina e ad Austin. Per cui non siamo davanti a un pilota che ha imboccato il viale del tramonto, come non è diventato scarso in poche settimane. Semplicemente ha perso la retta via, la strada maestra. E' in totale confusione, non riesce a sistemare la moto al meglio, fa una fatica incredibile ad andare forte sulla Yamaha e soprattutto ad interpretare le curve veloci come è accaduto a Quartararo e Viñales. E purtroppo ora c'è il Sachsenring, pista da sempre avversa e quindi per Rossi sarà ancora più complicato ottenere un buon risultato. Forse per attendersi novità e risposte in tal senso bisogna attendere la pausa estiva, dove potrà resettare, staccare la spina, per poi voltare pagina e ripartire da Brno. Rispetto allo scorso anno, il lato positivo è che il mezzo sembra competitivo e vincente, in mano ad altri, ora sta al Dottore tornare a vedere la luce e zittire ancora una volta chi lo ritiene un bollito. Di sicuro conoscendolo, c'è da immaginarsi che non getti la spugna.
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