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Lampo Aleix Espargaro nel venerdì a Phillip Island. Dovizioso 3° tallona Marquez: Rossi solo 12°

DaOAsport

Aggiornato 20/10/2017 alle 07:53 GMT+2

Dal nostro partner OAsport.it

Aleix Espargaro, Phillip Island, MotoGP, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Nelle prove libere del venerdì del GP d’Australia 2017, sedicesimo appuntamento del Mondiale di MotoGP, è l’Aprilia dello spagnolo Aleix Espargaro a sorprendere tutti. L’iberico sulla moto di Noale ad inizio del turno 2 ha stampato un eccellente 1’29″225 valso il best time di questo day-1 australiano. Una prestazione che conferma i grandi miglioramenti della due ruote italiana anche su un tracciato così difficile come quello di Phillip Island.
Alle spalle dell’iberico il leader della classifica mondiale Marc Marquez, il migliore delle PL1, ed il 2° nella classifica combinata dei tempi in 1’29″230 ad appena 5 millesimi dal leader. Sessione decisamente consistente per il Cabronçito, in grado di coprire diverse tornate sul passo dell’1’29” ed impressionando per la costanza. Non è stato da meno però il suo grande rivale per il campionato, il ducatista Andrea Dovizioso che, in sella alla Rossa, ha ottenuto il 3° crono della graduatoria in 1’29″322 dimostrando che anche qui la Desmosedici c’è e può essere molto competitiva.
Seguono un sempre veloce Cal Crutchlow (LCR Honda), vincitore l’anno scorso dell’appuntamento oceanico, a precedere l’iberico Maverick Viñales (Yamaha) in ripresa rispetto alle ultime uscite, in ritardo di 198 millesimi da Espargaro ed autore di un’ottima sequenza di un giri su un ritmo decisamente apprezzabile ma anche di una caduta alla curva 8. In sesta piazza da segnalare un eccezionale Jack Miller (Honda) che pur correndo con una gamba fratturata (tibia della gamba destra) si è esaltato sulla pista di casa, ad appena +0″241 dall’Aprilia. Positivo anche il nostro Andrea Iannone (7°) sulla Suzuki, finalmente in confidenza con la moto nipponica anche sull’asciutto (1’29″604). Centauro italiano che sembra essere tornato se stesso con il telaio nuovo impiegato dalla Casa giapponese.
In difficoltà invece sia Jorge Lorenzo che Valentino Rossi. Lo spagnolo della Ducati ha concluso 11° a 595 millesimi dal miglior crono a testimonianza del grande equilibrio tra i primi non riuscendo però ad essere incisivo come il compagno di squadra. Stesso discorso per il “Dottore” (1’29″977) gravato di un distacco di 752 millesimi. Particolarmente critico per Valentino il t4, settore nel quale la sua M1 ha incassato un gap di mezzo secondo, aspetto che dovrà essere assolutamente migliorato in vista delle prove di domani. Ancor più indietro Danilo Petrucci (Ducati – Team Pramac) solo 17°.
giandomenico.tiseo@oasport.it
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