Marquez, Yamaha, Rossi, Dovizioso e Zarco: le 5 domande prima del GP d'Australia
Pubblicato 24/10/2019 alle 18:14 GMT+2
Seconda tappa del trittico della morte: dopo il Giappone si va a Phillip Island per il Gran Premio d'Australia, terz'ultima tappa del mondiale della MotoGP 2019. Marc Marquez è come al solito il favorito per la vittoria: il Cabroncito vuole battere il record di vittori di Doohan con la Honda. Viñales e Quartararo proveranno a battere lo spagnolo. Rossi chiamato a dare risposte.
Riuscirà Marc Marquez a battere il record di vittorie di Doohan?
Neanche il tempo di riposarsi e fare le valigie che la MotoGP torna subito in pista. Dal Giappone si va a Phillip Island, in uno dei circuiti più belli del mondo sia come layout che come paesaggio. Sulle curve veloci australiane Marc Marquez si ripresenta ai nastri di partenza forte di uno stato di forma pauroso. Due dati per descrivere il Cabroncito del momento: a Motegi ha conquistato il 13mo podio consecutivo, cosa che non gli era mai accaduta in carriera. E poi ha eguagliato il record di vittorie in Honda di Mick Doohan nella classe regina. In Australia l'alfiere di Cervera proverà ad ottenere un nuovo primato della sua stratosferica carriera. Come sempre, il favorito è lui.
El Diablo-Cabroncito parte tre?
Chi potrà impensierire lo spagnolo #93? Sicuramente le Yamaha di Quartararo e Viñales. Partiamo dal francese: a Phillip Island potrebbe esserci la terza battaglia di fila tra El Diablo e il Cabroncito. Per ora l'ha sempre spuntata quest'ultimo, ma la vittoria di Fabio è nell'aria e sicuramente la meriterebbe per quanto fatto vedere quest'anno con una moto non ufficiale. Maverick invece torna sulla pista dove lo scorso anno vinse. Top Gun è motivato, anche perché ha come obiettivo il terzo posto nella generale.
Quale Valentino aspettarsi in Australia?
Se Viñales e Quartararo stanno attraversando un buon momento, non certo lo stesso si può dire del Dottore, in uno dei periodi più bui della sua carriera. La scusa della moto non regge più, gli altri con la M1 stanno volando. In Australia ha ottenuto grandi risultati, ma ormai sono datati. C'è bisogno di un miracolo, dell'ennesima rinascita. Un buon piazzamento sarebbe utilissimo soprattutto per ritrovare il sorriso.
Australia indigesta per la Ducati
E' sempre stata un po' la pista spauracchio per la Ducati. Dovizioso ha ancora nella testa la sciagurata gara del 2017, dove qui in Australia arrivò addirittura 13mo e spalancò le porte a Marquez per il titolo. L'anno scorso andò meglio con il primo podio australiano nella classe regina della sua carriera. Quest'anno? L'impressione è che Marquez e le Yamaha possano averne un po' di più di lui. Capitolo differente per Danilo Petrucci: neanche lui da queste parti ha mai brillato, ma il Petrux è costretto a dare dei segnali di vita, dopo diverse gare anonime. Il terzo posto nella generale sta scappando via: urge un cambio di rotta al più presto, anche se Phillip Island non sembra il posto ideale per ottenere un risultato di peso.
Occhi puntati su Zarco e Lorenzo
Chiudiamo il capitolo parlando di due piloti su cui ci saranno gli occhi puntati: Jorge Lorenzo e Johann Zarco. Por Fuera viene dalla gara di Motegi tutt'altro che positiva in termini di piazzamento, ma almeno il divario da Marquez è stato il meno ampio dai tempi della caduta di Assen. Il maiorchino le sta provando tutte per adeguarsi il più possibile a una moto che proprio non gli va a genio. Su quella stessa moto (o meglio quella del 2018) salirà Johann Zarco, che in queste tre ultime gare sostituirà Takaaki Nakagami che si è operato alla spalla. Grande occasione per il francese per rimettersi in gioco dopo l'indecente parentesi in KTM e tanta attesa per vedere le sue prestazioni su una moto con cui tutti, tranne naturalmente Marquez, stanno facendo una fatica incredibile. Cosa succederà?
Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Scaricala
Scannerizzala
Contenuti correlati
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità