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Chi era Luis Salom? Un vincente e un sognatore che non mollava mai

Stefano Dolci

Aggiornato 03/06/2016 alle 23:04 GMT+2

Nato 24 anni fa a Palma de Maiorca: Luis Salom era cresciuto in una famiglia di motociclisti (anche il cugino David di 7 anni più grande è un pilota) ed aveva deciso da piccolo che avrebbe corso in moto: arrivato nel mondiale a 17 anni in 118 gare fra 125, Moto3 e Moto2 ha conquistato 9 vittorie, 25 podi e sfiorato nel 2012 e nel 2013 il titolo mondiale nella classe Moto3.

Luis Salom podium Qatar Moto2 2016, LaPresse

Credit Foto LaPresse

Un vincente è un sognatore che non si è arreso
Questa mattina uscendo dal motorhome per dirigersi nel box ed iniziare il lavoro in pista per il weekend del GP di Catalogna Luis Salom aveva scelto di postare sul proprio profilo Instagram una propria foto con indosso una t-shirt con questo motto caro a Nelson Mandela. Guardando col senno di poi questa immagine trasuda l’essenza di Salom: un ragazzo di 24 anni con la fissa per i tatuaggi (ne aveva 14), che inseguiva il suo sogno con un casco in testa e la manopola del gas sempre aperta. Un pilota tenace e solare che nonostante gli alti e i bassi e le difficoltà continuava giorno dopo giorno ad inseguire suo obiettivo: vincere il titolo mondiale.

Quell’amore a prima vista per la velocità

Vengo da una famiglia di motociclisti e sono cresciuto in questo ambiente, respirando il rombo dei motori. Nessuno dei miei genitori però mi ha mai forzato a mettermi in sella. Sono stato io a volerlo fortemente. Mi ricordo che la prima gara che corsi e andai a podio. Da lì ho capito che quella sarebbe stata la mia strada e che avrei fatto il pilota.
Nato il 7 agosto 1991 a Palma de Maiorca, Salom, come racconta lui stesso in questa estratto da un’intervista di qualche anno fa a Marca, ha iniziato sin dalla tenera età a subire il fascino della velocità. I Salom sono motociclisti, il cugino David di 7 anni più grandi va già forte e quando Luis è poco più che un neonato scorazza già con le due ruote a motore.
Normale rimanere folgorato e intraprendere la strada del centauro. Salom inizia a gareggiare con le moto da Supermotard e a 8 anni si laurea campione spagnolo della categoria. Pochi anni ed ecco arrivare il debutto con le moto da corsa in sella a una 125 nel CEV dove mostra di avere talento e coraggio. Nel 2007 al debutto nel CEV e nella Red Bull Rookies Cup (il trofeo Red Bull propedeutico all’ingresso al motomondiale) ottiene un settimo posto e un quarto posto in classifica generale con un podio. Nel 2008 continua nel doppio impegno, chiudendo al secondo posto sia nella classifica generale del CEV sia nella Red Bull Rookies Cup dove totalizza 4 vittorie, cinque podi totali, quattro pole position e un giro veloce.
Nel 2009 arriva il debutto nel motomondiale a Jerez nella classe 125, chiudendo con 21 punti e con un sesto posto in Gran Bretagna come miglior risultato stagionale. L'anno dopo inizia la stagione nel team Lambretta Reparto Corse, ma a causa di alcuni problemi finanziari è costretto a 'migrare' alla Stipa Molenaar Racing, dove ottiene un quinto posto in Portogallo. E' nel 2011 in sella all'Aprilia RW Racing Gp che Salom si fa conoscere al grande pubblico, grazie ai due secondi posti raccolti in Olanda e in Australia.
Nel 2012 arriva la definitiva consacrazione. Nella nuova classe Moto3 lo spagnolo, alla guida di una Kalex KTM, centra le sue prime vittorie a Indianapolis e Aragon, chiudendo al secondo posto nella classifica piloti con 214 punti dietro al tedesco Sandro Cortese. Salom si migliora ulteriormente l'anno successivo con il passaggio alla Red Bull KTM Ajo. Sono sei le vittorie stagionali, con due secondi e tre terzi posti che gli valgono un terzo posto nella classifica piloti con 302 punti, dietro ai connazionali Maverick Vinales e Alex Rins.
Nel 2014 il maiorchino avanza in Moto2, in sella alla Kalex del team Pons HP 40. Salom accusa il passaggio di classe ottenendo come miglior risultato un secondo posto al Mugello e un terzo in Argentina. Nel 2015 rimane nello stesso team raccogliendo complessivamente 80 punti. In questa stagione Salom, parte forte, raccogliendo subito un secondo posto nel Gran Premio del Qatar al team SAG. Sembra l’avvio di stagione dei sogni ma nelle successive gare lo spagnolo non brilla. Questo però non gli aveva fatto perdere il sorriso e la voglia di gettare il cuore oltre l’ostacolo in pista. Fino ad oggi quando un destino triste e infame se lo è portato via in una tragedia che lascia solo tristezza.
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