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Valentino Rossi: "Yamaha competitive qui a Barcellona"

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Aggiornato 16/06/2019 alle 00:37 GMT+2

Dominio Yamaha nelle qualifiche del Gran Premio di Catalogna, sul circuito di Montmelò. Sono ben quattro le moto con il simbolo del Diapason fra le prime sei classificate, anche se in prima fila ci sono le due moto clienti e Valentino non è l'ultima Yamaha in griglia solo per la retrocessione di Viñales. Ma il Dottore pare ottimista: "Se non sbagliamo la gomma possiamo fare bene".

MotoGP 2019 test Valentino Rossi - Getty Images

Credit Foto Getty Images

Dominio Yamaha nelle qualifiche del Gran Premio di Catalogna, sul circuito di Montmelò. Sono ben quattro le moto con il simbolo del Diapason fra le prime sei classificate: la pole position la conquista a sorpresa il rookie francese Fabio Quartararo con un super tempo di 1:39.484. Per il giovane pilota transalpino del team Petronas, reduce da una operazione all'avanbraccio a Barcellona solo pochi giorni fa, è la seconda pole stagionale e la terza prima fila. Un circuito che si addice particolarmente alle caratteristiche di Quartararo, visto che lo scorso anno vinse nella classe Moto2 scattando proprio dalla pole. Se il rookie francese si prende la copertina, può sorridere anche il compagno Franco Morbidelli (alla seconda prima fila in stagione) e tutto sommato pure: Valentino Rossi ed Andrea Dovizioso.

Valentino Rossi (Pilota Yamaha, 4° tempo)

Oggi è stata una buona giornata, perché abbiamo avuto ancora una buona velocità ed un buon passo. Sembra che le Yamaha siano competitive, perché siamo quattro nelle prime sei posizioni e questa è una grande notizia per noi. Domani c’è la gara, che non è la cosa che conta di più. Forse è l’unica che conta. Anche nelle gare precedenti nelle prove le Yamaha sono andate forte, ma poi in gara le cose sono andate diversamente, quindi bisogna vedere domani. Forse in questo weekend sembra che soffrano un po’ tutti con il caldo. La mattina è tutto più facile e puoi usare anche delle gomme più morbide. Nel pomeriggio invece tutti hanno usato delle gomme più dure. Dietro si possono usare più o meno tutte e tre, quindi il caldo cambia questo, nel senso che magari qualcuno rischia la soft e un altro va con la gomma più dura e fa più fatica all’inizio. Credo che per la gara di domani sarà cruciale proprio la scelta delle gomme. Speriamo che sia una gara di gruppo e magari con dei cambi di ritmo, perché si fa meno fatica e poi se andiamo tutti insieme è più bello. Ma non è detto, perché magari qualcuno ha il passo per provare a spingere dall’inizio alla fine. Yamaha ondivaga? La nostra moto è molto difficile da capire e abbiamo tanti alti e bassi, credo perché noi il tempo lo facciamo in curva, mentre gli altri lo fanno di più nei pezzi dritti. Su quelli cambia poco se è più caldo o più freddo, mentre invece in curva avere un po’ più grip o un po’ meno grip ha più effetto per noi.

Andrea Dovizioso (Pilota Ducati, 5° tempo)

La seconda fila va bene, soprattutto perché qui c’è un rettilineo molto lungo. Sono contento anche per il tempo che ho fatto in qualifica, anche se forse non ho fatto il giro perfetto. Il vero punto di domanda è la gara, perché c’è stata grande confusione questo weekend: il grip è molto poco e siamo un secondo più lenti rispetto all’anno scorso. Sarà una gara difficile, perché ci sono tanti piloti che hanno un buon passo, anche se fare 24 giri è un’altra cosa. Per le difficoltà di grip che ci sono state in questo weekend, pochi piloti hanno fatto tanti giri con le gomme, perché era difficile avere feeling con la moto, quindi cercavi più di migliorare la moto che di fare il passo. Gli avversari? Le Yamaha le ho viste competitive fin dal primo turno, compreso Valentino e questa è una cosa che ultimamente non stava succedendo. Sicuramente per me sono messi bene, se abbastanza da fare tutta la gara là davanti secondo me non lo sanno neanche loro. Mi piacerebbe fare la gara solo con Marquez, ma credo che domani ci saranno anche dei piloti più competitivi di Marc. Marquez è stato veloce in tutti i turni, ma in un modo diverso rispetto al solito e questo dimostra che anche loro stanno facendo fatica. Loro devono concentrarsi sull’anteriore per mettersi a posto e quindi hanno fatto un lavoro diverso rispetto alla maggior parte dei piloti.
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