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Marc Marquez spiega la scelta Ducati Gresini: "Lascio la comfort zone Honda, per salire sulla miglior moto e..."

Stefano Dolci

Aggiornato 12/10/2023 alle 15:34 GMT+2

MOTOGP - In una conferenza stampa attesissima Marc Marquez ha spiegato le ragioni della sua scelta di approdare nel team Ducati Gresini nel 2024: "A volte devi uscire dalla tua comfort zone, mi serviva per tornare a divertimi in sella e ritrovare il sorriso perché io voglio correre ancora per molti anni ma per farlo devi essere felice. Prendermi un anno sabbatico è stato una delle eventualità".

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Pecco Bagnaia e Jorge Martin sono i duellanti per il titolo iridato 2023 e con 6 gare a loro disposizione e sole tre lunghezze di margine l’uno dall’altro sono destinati ad animare il finale della stagione: inevitabilmente però non è stato questo testa a testa per la leadership del campionato a monopolizzare l’attenzione della conferenza stampa di presentazione del GP d’Indonesia, bensì l’ufficializzazione da parte del team Gresini e di Marc Marquez dell’approdo dell’otto volte campione nel team satellite Ducati, dove già corre il fratello minore Alex. Una decisione attesa e destinata a cambiare gli equilibri della MotoGP nell’anno venturo e che il Cabroncito ha spiegato in un incontro con la stampa in cui ha motivato le ragioni che lo hanno spinto ad imboccare questa strada, chiudendo una parentesi di 11 anni con Honda, la casa più vincente della storia di questo sport.
"È stata una decisione difficile, la più complicata della mia carriera: interrompere dopo 11 anni un rapporto molto vincente non è stato facile. La scorsa settimana è stata complicata a livello emotivo, in quel box ho amici, legami quasi familiari e staff: resto legato a loro, per me è un arrivederci, spero di tornare in futuro alla Honda, ma a volte devi uscire dalla tua comfort zone. Avevo bisogno di un cambiamento per tornare a divertirmi in pista, ma io voglio correre ancora per molti anni. C'è mio fratello nel team e la moto migliore in griglia. Sarà una grande sfida per me: hanno già ottenuto ottimi risultati con mio fratello Alex e Bastianini in passato. Io voglio tornare a sorridere sotto il casco, se ci riesco tutto il resto verrà di conseguenza e credo di poterlo fare nella squadra giusta: era semplice restare in Honda, con uno stipendio buono e tutto sotto controllo, ma mi serviva una sfida nuova”.
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"Decisione presa martedì 3 ottobre, a Misano ero convinto sarei rimasto in HRC"

Venendo nel dettaglio a come è nata e si è concretizzata la trattativa con il team Ducati Gresini, Marquez ammette che nonostante ci fossero state altre possibilità all’orizzonte, la scelta è stata sempre e solo quella di legarsi per un solo anno e correre in un team ‘familiare’ come quello dove corre il fratello minore Alex.
"Nei piani c'era anche quello di prendermi una pausa, ma c'era anche qualcos'altro che non voglio rivelare. Chi mi ha aspettato è stato il team Gresini, non posso correre senza divertimi e io devo avere un obiettivo che è quello di essere motivato ad affrontare il weekend di gara. Anche un costruttore ha un obiettivo, ma ha più tempo, mentre per un pilota un anno in più può essere un anno perso. A inizio stagione ero competitivo, ma prendevo troppi rischi, mi sono fatto male e ho iniziato ad avere un approccio diverso perché se vivi un momento difficile non puoi prendere decisioni importanti. Ho iniziato a parlare con la Honda, gara per gara ho cambiato approccio e allacciato contatti con Gresini: ho detto loro che potevo promettere nulla e non potevo firmare, ma la decisione l'ho presa martedì scorso (3 ottobre, ndr). Ho scelto, l'ho detto alla mia famiglia, annunciando che il giorno seguente avrei chiamato in Giappone per trovare un accordo e lasciarli. Dopo il test di Misano ero al 90% convinto di restare alla Honda, poi ho cambiato idea”.

"Team Factory nel 2025? Mia unica opzione è sempre stata un contratto da un anno..."

La Ducati dal 2016 al 2019, anno del suo ultimo titolo iridato con la Honda, è la scuderia contro cui Marquez ha lottato per anni ed ora che è diventata il riferimento della categoria e la moto più performante e dominante della griglia, può diventare l’appiglio per risorgere e tornare vincente anche se – per il momento – Marc non vuole pensare a ipotetici scenari futuri che lo possano vedere in rosso nel team ufficiale di Borgo Panigale.
"Non parlo delle voci sul loro team factory, né sulla durata del contatto: la mia unica opzione è sempre stata un accordo di un anno, se sei in un periodo difficile devi per forza fare così – prosegue Marc - Mi serviva un team familiare per ritrovare l'atmosfera degli inizi, più raccolta, ma con una moto vincente: non è stato facile cambiare, ma ora guardo alla mia motivazione e alla ricerca del divertimento. Chi mi seguirà del mio staff? Stiamo parlando, cercherò di portare almeno un meccanico: non voglio distruggere il team Honda e devo essere io ad adattarmi alla Ducati Gresini. Mio fratello Alex? Può darmi informazioni, ma ognuno ha il suoi stile e la decisione è stata solo mia: con lui abbiamo parlato più del team che della moto, ho provato ad analizzare la loro performance in pista, ma soprattutto la composizione della squadra perché so quello di cui ho bisogno. Dal 2017 la Ducati è stata forse la migliore moto in griglia, io con la Honda ho vinto dei mondiali contro di loro e sono stato sempre la migliore Honda in classifica e questo mi ha aiutato a credere in me stesso. Ogni pilota cerca la moto migliore in griglia e per me ora l’opzione migliore era la Ducati”.
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