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Pubblicato 06/09/2009 alle 23:56 GMT+2

Valentino Rossi mette la freccia e nessuno lo prende più: a Misano il ‘somaro’ torna Dottore, mettendo in fila il solito Jorge Lorenzo. Il suo vantaggio in classifica è ora di 30 punti proprio sul compagno di squadra della Yamaha

E" la vittoria del lavoro, della messa a punto, del particolare: Valentino rosicchia decimi a Lorenzo ogni giro che passa, rendendo vano ogni tentativo di recupero al pur agguerrito avversario. Le due Yamaha saranno pure uguali nella composizione, ma il weekend di Valentino è il coronamento di un grande lavoro suo e della squadra: il Dottore (che per qualche giorno si è dato dell'Asino a causa della caduta statunitense) fa il miglior tempo nelle libere, nelle qualifiche e nel warm up e, quasi naturalmente, si prende anche la gara. Sei vittorie in stagione, 30 punti di vantaggio in classifica: il Mondiale della MotoGP torna a parlare pesarese. E lo fa nel circuito di Misano, meglio di così per Valentino non poteva andare.
La partenza non è sprint per Rossi, ma non è una novità: a scattare davanti a tutti è Daniel Pedrosa, solito grande partente. Con lui anche Elias e Lorenzo. Ma dietro è bagarre: Alex De Angelis infatti tocca Edwards e Hayden, e i tre capitombolano per le terre. Bravo il pilota sammarinese a scusarsi: "Mi dispiace tanto, ho tirato giù altri due piloti: faccio le mie scuse a tutti. Peccato", molto sportivo. Bravo.
La corsa continua e, come volevasi dimostrare, prima Elias poi Pedrosa a poco a poco rimpiccioliscono di fronte alla grandezza delle Yamaha. Valentino, consapevole di poter dominare, parte piano, ma giro dopo giro macina tempi da record, mantenendo un'incredibile ritmo di gara. Rossi si mette davanti e piazza Pedrosa tra sé e Lorenzo: il compagno di squadra della Yamaha fatica un po' a superare il connazionale ma una volta davanti quella di Rossi rimane solo una sagoma all'orrizonte per lui.
Le moto sono le stesse dicevamo, ma di gara, francamente non ce n'è mai stata: dai quasi contatti delle gare precedenti si passa a una dimostrazione di superiorità che ha quasi dell'incredibile. Valentino stampa tempi da pole, Lorenzo è semplicemente troppo lento per lui. Finisce così, con Rossi che torna Dottore e le orecchie, quelle da Asino (che si porta anche sul podio, ndr), possono tornare nel ripostiglio.
Dietro, in gare e in classifica, Lorenzo, ora spintonato a -30 punti in classifica generale e a quattro gare dalla fine il vantaggio è corroborante; Pedrosa e la sua Honda devono accontentarsi del terzo gradino del podio (e del rinnovo del contratto, mica male!). Quarto è un sorprendente Andrea Dovizioso su Honda, che svernicia la Suzuki di Loris Capirossi (sempre grande) proprio sul traguardo. Sesto chiude Toni Elias su Honda.
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