1996-2020, Valentino Rossi nel mondiale da 25 anni: che cosa è cambiato?
Pubblicato 19/04/2020 alle 17:35 GMT+2
Era il 31 marzo del 1996 quando debuttò sull'Aprilia in 125 nella gara inaugurale in Malesia. Da allora è cambiato tutto: dalla 500 scomparsa per fare spazio alla MotoGP, ai tanti campioni che si sono ritirati. Ma lui invece è ancora li, determinato, mentre ben 51 piloti delle tre classi del Motomondiale non erano nati.
Sono passati ben 24 anni dal debutto di Valentino Rossi nel motomondiale, il 31 marzo del 1996. Una vita fa debuttava un giovane 17enne proveniente da Tavullia in sella all'Aprilia della Scuderia AGV. Una buona gara quella del futuro Dottore, un bel debutto in Malesia con il sesto posto al traguardo.
La 41enne leggenda, scalpita, per riprendere la sua moto e poter correre il 25esimo mondiale della sua ineguagliabile carriera. Da quel marzo 1996 di acqua sotto i ponti ne è passata e tanta. In Italia c'era ancora la lira, Michael Schumacher era appena errivato in Ferrari e la Juventus da li a poco avrebbe vinto la sua ultima Champions a Roma contro l'Ajax. E nel motomondiale cosa è cambiato in quasi cinque lustri? Di tutto, vediamo insieme.
Altro che MotoGP, c'era ancora la 500
Ormai lo diamo per scontato, ma la MotoGP non esiste da così tanto tempo. Prima del 2002 c'era l'indimenticata 500 e i suoi fantastici motori a due tempi. Valentino Rossi è riuscito a correre anche in quella categoria, vincendo l'ultimo mondiale prima della trasformazione in MotoGP. Stesso discorso vale per le categorie inferiori: Moto2 e Moto3 sono creature recenti, mentre nel 1996 c'era la 125 dove Valentino debuttò, mentre la serie di mezzo era la 250.
L'ordine d'arrivo della prima gara corsa da Rossi in 125: vinse Perugini, 6° Vale alle spalle di Emilio Alzamora, oggi manager di Marc Marquez
1 | Stefano Perugini (Aprilia) | 44:46.542 |
2 | Haruchika Aoki (Honda) | +0.405 |
3 | Peter Öttl (Aprilia) | +0.758 |
4 | Masaki Tokudome (Aprilia) | +0.785 |
5 | Emilio Alzamora (Honda) | +1.267 |
6 | Valentino Rossi (Aprilia) | +7.379 |
7 | Tomomi Manako (Honda) | +7.406 |
8 | Akira Saito (Honda) | +7.814 |
9 | Noboru Ueda (Honda) | +18.034 |
10 | Kazuto Sakata (Aprilia) | +35.742 |
Quanti giapponesi in gara!
Guardando ai piloti vincenti in quegli anni, c'erano naturalmente tantissimi italiani: Biaggi era il leader indiscusso in 250, Perugini, Ivan Goi, Cadalora e Capirossi lottavano sempre per le posizioni di vertice in 125 e 500. Tanti spagnoli competitivi, Michael Doohan dominava nella classe regina. La diversità rispetto ad oggi sono i giapponesi, ai tempi tantissimi in pista soprattutto nell'ottavo di litro: Masaki Tokudome, Haruchika Aoki, Tomomi Manako, Tetsuya Harada. Questi e tantissimi altri. Dei kamikaze che correvano, molti ultra competitivi, tanti altri invece come wild card nelle gare asiatiche. Quello a cui siamo più affezionati? Sicuramente Norifumi Abe, il pilota giapponese col numero 56 che ispirò Rossi, il quale nei primi anni mutuò il proprio nome in 'Rossifumi'.
Sidecar e Thunderbike Trophy
Oggi c'è la MotoE, nel 1996 Sidecar e Thunderbike Trophy, due campionati di contorno. Partendo da quest'ultimo è stata una categoria di brevissima durata: solo due anni, 1995 e 96, con moto da 600 cm³ e gare disputate sulle piste europee. Ebbe vita breve perché era un doppione dell'Europeo Supersport, inserito nel mondiale SBK. La storia del mondiale Sidecar invece è lunga e leggendaria, con quasi 50 anni di campionati alle spalle e campioni del calibro di Klaus Enders e Rolf Biland, c'era addirittura il buon Massimo Meregalli, da anni ormai uomo Yamaha. Entrambe le competizioni vennero chiuse definitivamente al termine della stagione.
Solo 15 gare nel mondiale, ma molte piste mitiche!
Leggendo il calendario del mondiale 1996 sale la nostalgia. Altro che Phillip Island e Sepang, si gareggiava a Shah Alam in Malesia e Eastern Creek in Australia. Ma non solo: figuravano piste come Jacarepaguá in Brasile e Sentul in Indonesia. Si correva ancora a Imola oltre a Donington. Gli unici circuiti ancora nel mondiale sono le spagnole Barcellona e Jerez, Mugello, Le Mans, Spielberg e Brno.
Tanti piloti di oggi non erano neanche nati
Naturalmente nessuno dei piloti che c'era ai tempi del debutto di Rossi corre ancora nel mondiale. O meglio: in tanti si dilettano in molte categorie inferiori o in giro per il mondo, solo Rossi è ancora ad altissimi livelli.
Piloti di Moto3 nati prima del 31 marzo 1996
PILOTA | DATA DI NASCITA |
Romano Fenati | 15 gennaio 1996 |
Niccolò Antonelli | 23 febbraio 1996 |
Andrea Migno | 10 gennaio 1996 |
John McPhee | 14 luglio 1994 |
Ma il dato più clamoroso è il seguente: solo quattro rider sui 31 che corrono quest'anno in Moto3 erano nati al 31 marzo 1996, mentre sono dieci quelli in Moto2 sui 30 iscritti. Basti pensare che Luca Marini, fratello di Valentino Rossi, è del 1997.
Piloti di Moto2 nati prima del 31 marzo 1996
PILOTI | DATA DI NASCITA |
Tetsuta Nagashima | 2 luglio 1992 |
Jorge Navarro | 3 febbraio 1996 |
Thomas Lüthi | 6 settembre 1986 |
Hafizh Syarhin | 5 maggio 1994 |
Sam Lowes | 14 settembre 1990 |
Marcel Schrötter | 2 gennaio 1993 |
Simone Corsi | 24 aprile 1987 |
Edgar Pons | 6 giugno 1995 |
Dominique Aegerter | 30 settembre 1990 |
Jake Dixon | 15 gennaio 1996 |
In MotoGP la musica è un filo diversa, con il giovanissimo Iker Lecuona (2000) nato quando Rossi già aveva nella sua bacheca 2 titoli iridati, Francesco Bagnaia e Joan Mir del 1997 e il rookie e fratello dell'arcirivale Marc, Alex Marquez nato nell'aprile del 1996.
Quanti altri record di longevità?
24 anni sono passati, quella che si spera inizierà ad emergenza Coronavirus ultimata, sarà la 25ma stagione nel motomondiale per Rossi. Ma nonostante i tanti successi, i molti soldi guadagnati e un post carriera già organizzato, c'è ancora in lui una immensa voglia di correre. Quali altri record può battere? Hermann Paul Müller in 250 vinse il mondiale a quasi 46 anni, Fergus Anderson trionfò in 500 in Spagna a 44 anni. Difficile pensare al Dottore ancora in pista tra un lustro, ma mai dire mai con Valentino.
Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Scaricala
Scannerizzala
Contenuti correlati
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità