Italia, si gode con un'altra staffetta! Oro e record del mondo con la 4x50 stile libero mista con Deplano, Zazzeri, Di Pietro e Cursi. I risultati

Terzo giorno di gare e terza medaglia d'oro per l'Italia nelle staffette. Dopo la vittoria nella 4x50 stile libero maschile e l'hurrà nella 4x50 mixed, arriva il metallo più prezioso anche nella 4x50 stile libero mista. Leonardo Deplano, Lorenzo Zazzeri, Silvia Di Pietro e Sara Curtis realizzano una prestazione stellare, considerando anche il nuovo record del mondo. L'1'27''26 che fa cadere l'1'27''33 della Francia che durava da più di 3 anni. Una grande soddisfazione per la squadra azzurra, regina delle staffette a Lublino, in Polonia. Sono 3 gli ori complessivi, sommati a 2 argenti ma, nonostante tutto, l'Olanda ci supera nel medagliere grazie ai due ori conquistati in giornata. A prendersi la copertina è Marrit Steenbergen che prima vince i 100 metri misti, con tanto di record europeo, poi fa sua anche la 200 metri stile libero femminili in 1'50''33, fissando un altro record europeo e dei campionati (superando il vecchio crono di Federica Pellegrini del 2009).

Si spera, però, di aumentare il proprio bottino nei giorni seguenti. Ci proveranno sicuramente Stefanì e Busa nei 100 farfalla, Ceccon e Mora nei 100 dorso e Mancini nei 200 rana. Niente finale, invece, per Nicolò Martinenghi che manca il pass per soli 14 millesimi. Un Europeo fin qui non brillantissimo per il classe '99, che aveva chiuso solo al 7° posto nella finale dei 100 rana.

Altra medaglia d'oro per la squadra azzurra, che si prende il titolo anche nella 4x50 stile libero mista grazie al fantastico 1'27''26 fatto registrare da Leonardo Deplano, Lorenzo Zazzeri, Silvia Di Pietro e Sara Curtis. Un tempo che vale anche il nuovo record del mondo, superando quello della Francia dei Mondiali 2022 (1'27''33). Si comincia con Leonardo Deplano con un 20''97, proseguito dal 20''51 di Lorenzo Zazzeri che ha allungato in maniera importante. Il vantaggio è stato poi concretizzato dal 23''07 di Silvia Di Pietro e dal 22''71 di Sara Curtis, che ha dato poi la spinta per arrivare anche al record del mondo. Lontana l'Ungheria con 1'28''04, chiudono il podio i Paesi Bassi con 1'28''42.

In semifinale il miglior tempo lo fa registrare ancora una volta lo svizzero Noé Ponti, che ferma il crono in 48''82, battendo il francese Maxime Grousset che registra un 49''03. In finale sia Simone Stefanì (50''07) che Michele Busa (50''08) rispettivamente 6° e 7°. Il tempo, però, non è dei migliori e siamo sicuri che entrambi possano migliorare in finale.

Il miglior tempo in semifinale è quello del britannico Oliver Morgan che ferma il crono in 49''62. Meglio di Knedla (49''80) e Popescu (49''99). Thomas Ceccon chiude al 4° posto col tempo di 50''07, ex aequo col Campione d'Europa in carica Tomac e l'altro azzurro Lorenzo Mora. Entrambi gli italiani sono quindi in finale, con la speranza però di migliorare sensibilmente i loro tempi. Ceccon ha promesso di crescere ancora, ammettendo di essersi tenuto qualcosa per la giornata di venerdì.

In semifinale è Carles Coll Martì a far registrare il miglior tempo con un 2'01''91, seguito dall'olandese Corbeau (2'01''93) e dal tedesco Pock (2'03''06). Gabriele Mancini si piazza 7° col tempo di 2'04''30, che vale un posto in finale, nonostante il 'brivido VAR' per un possibile tocco alla piastra. Meno bene Nicolò Martinenghi che alla finale non ci arriva per soli 14 millesimi. 2'04''46 per il classe '99 che chiude al 9° posto.