Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Gregorio Paltrinieri d'Argento nei 1500 sl: beffato nell'ultima vasca da Romanchuk

DaOAsport

Aggiornato 16/12/2018 alle 17:35 GMT+1

Medaglia d'Argento per il fenomeno azzurro che domina per 1400m la gara, ma poi subisce il ritorno del fenomeno ucraino che si conferma il più forte di tutti nei 1500m sl. Per Paltrinieri conferma dell'argento del 2016 ai Mondiali di vasca corta, per l'Italia è la sesta medaglia di questa edizione (3 argenti e 3 bronzi, manca ancora l'oro)

Gregorio Paltrinieri posa con l'argento vinto nei 1500 sl a Hangzhou, LaPresse

Credit Foto LaPresse

Che finale! 1500 stile libero di grande tensione quelli vissuti nella vasca corta di Hangzhou (Cina), sede dei Mondiali 2018 di nuoto. C’era attesa per i colori azzurri e per Gregorio Paltrinieri e il suo confronto con l’ucraino Mykhailo Romanchuk. L’azzurro andava a caccia di una rivincita dopo aver subito delle sconfitte nel “suo regno” dal classe ’96 dell’Est.
Ebbene, abbiamo assistito ad una gara incredibile dove entrambi hanno saputo tirar fuori una prestazione magnifica, giocando le proprie carte fino in fondo. Il successo è andato all’ucraino con il crono di 14’09″14 precedendo di pochi decimi un Greg (14’09″87) mai domo che ha cercato quello che gli riesce meglio, ovvero una gara all’attacco fin dai primi 50 metri.
Scandendo un ritmo da record del mondo, l’azzurro ha voluto far saltare il banco immediatamente, passando ai 400 metri in 3’43″01 e agli 800 metri in 7’30″31. Crono fantascientifici che l’ucraino è riuscito a gestire, mantenendo sempre il distacco a 1″5 circa. Dai 1000 metri, inesorabilmente, l’andatura del carpigiano ha iniziato a calare favorendo il rivale che, bracciata dopo bracciata, si è fatto sempre più vicino. Paltrinieri ha provato a tenere botta arrivando comunque davanti ai 1450 metri e cedendo solo nell’ultima vasca allo spunto veloce dell’avversario che così si porta a casa un titolo iridato significativo. Onore comunque a Greg che ha lottato fino in fondo, nuotando su tempi di eccellente valore. Alle spalle dei grandi duellanti si è classificato il norvegese Henrik Christiansen (14’19″39) mai in gara per qualcosa di meglio del bronzo ma autore di una prova ottima dopo l’argento dei 400 sl in Cina.

Paltrinieri: "Secondo me potevo vincere..."

Da una parte sono contento perché non avvicinavo il primato mondiale da quando l'ho stabilito. E' un supertempo. Mi conforta e trasmette sicurezza anche in relazione al lavoro che sto svolgendo. Ne avevo bisogno perché agli europei della scorsa estate ero arrivato in ottima forma, ma non ho potuto dimostrarlo perché mi sono ammalato. Il risultato finale ovviamente mi scoccia. Secondo me potevo vincere. Probabilmente nella fase centrale non ci ho creduto abbastanza. Non dico che mi sia accontentato, anzi. L'ho tirata dall'inizio alla fine. Mi sono presentato sul blocco cattivo, agguerrito, deciso come non mai. Ho impostato la gara come volevo, però nella fase centrale probabilmente ho avuto paura di tirare troppo, di forzare e perdere energie. Potevo osare di più. Mi è mancata sicurezza. Credo che se avessi spinto ancora di più intorno ai 600 metri avrei ammazzato la gara. Gli avrei dato cinque secondi. Considerato che non ho avuto momenti di crisi nel prosieguo, avrei dovuto provarci. Invece mi è rimasto attaccato a un paio di secondi ed è riuscito a risalire. Poi allo sprint so che ne ha più di me. Dovevo staccarlo prima".
di Giandomenico Tiseo
***
Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Contenuti correlati
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità