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La rivoluzione regolamentare che potrebbe stravolgere la pallanuoto

DaOAsport

Pubblicato 20/03/2017 alle 18:26 GMT+1

Dal nostro partner OAsport.it

Rio 2016 Christian Presciutti Settebello

Credit Foto AFP

La Pallanuoto universale è giunta ad un bivio. Triste e pericoloso, che fa palesemente a pugni con le tradizioni di questo sport di squadra bellissimo, unico ed emozionante come pochi. Vi presentiamo le modifiche al Regolamento internazionale del waterpolo che il Bureau della FINA intende far ratificare dal Congresso in programma a Budapest nel mese di luglio, proprio nel bel mezzo dei Campionati del Mondo… Proposte ardite (eufemismo) e una “mano nera” che rischiano di azzerare l’ultrasecolare storia in calottina.
– Lunghezza del campo di gioco: max 25 metri (ora 30 metri, 33 per le competizioni internazionali maschili sotto l’egida della FINA)
– Possesso palla: 25 secondi (ora 30)
– Tempo dell’espulsione temporanea: 15 secondi (ora 20)
– Giocatori a referto: 11 (ora 13)*
*imposizione che decadrebbe nei Campionati Nazionali e azzeramento dell’obbligo della presenza di un secondo portiere in lista-gara
Sono state, invece, fortunatamente archiviate le proposte di ridurre dimensioni/peso della palla e l’incredibile idea di passare da 7 a 6 giocatori in vasca! Pensate, non avrebbero più avuto senso nemmeno gli affettuosi epiteti Settebello e Setterosa tanto cari a noi italiani…
Ma perché tutto ciò?
Come sovente accade in casi come questo, le Vere risposte costituiscono – e rimangono a lungo – un “mistero”… Tuttavia, ipotesi e versioni assortite più o meno ufficiali non mancano: dall’intenzione di allargare partecipazione e competitività a Paesi storicamente poco avvezzi alla pallanuoto, alla volontà di favorire le lobbies internazionali di ruspe e cemento. O, ancora, da un possibile rilancio di una FINA politicamente allo sbando (la Fédération Internationale de Natation è praticamente senza Presidente operativo da anni, in quanto Julio Maglione è un personaggio estraneo alla cosiddetta “stanza dei bottoni”, ndr) fino all’immancabile appello, non di certo partito dai diretti protagonisti, di rendere più spettacolare uno degli sport di squadra più antichi e affascinanti.
A noi comuni mortali non è dato sapere la “vera verità”, come da consuetudine, ma almeno un diritto lasciatecelo sbandierare ai quattro venti: non distruggeteci la pallanuoto!
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