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Settebello, che peccato! Italia ko in finale come nel 2022. Vince la Croazia ai rigori, 3° oro iridato per i balcanici

Michele Neri

Aggiornato 17/02/2024 alle 17:50 GMT+1

PALLANUOTO, MONDIALI 2024 - Il Settebello si ferma ad un passo dalla gloria. Budapest è amara come Doha, il quinto oro iridato sfuma ancora, come nel 2022. Festeggia la Croazia, campione del mondo per la terza volta. Termina 13-15 ai rigori una finale equilibratissima. Nona medaglia ad un Mondiale per l'Italia della pallanuoto maschile, la quarta d'argento.

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Doha amara come Budapest per il Settebello. Niente oro per l'Italia, nonostante fosse in vantaggio a 6" dallo scadere nella finale contro la Croazia. Il gol di Buric ha spedito il match ai rigori, e lì proprio come nel 2022 è arrivata la beffa: fatali gli errori di Echenique e Di Fulvio. Balcanici sul tetto del mondo per la terza volta (2007, 2017 e 2024), nona medaglia mondiale per gli azzurri, la quarta d'argento. Epilogo triste ma solo applausi per il Settebello di Alessandro Campagna che si inchina agli uomini di Tucak ma lancia segnali incoraggianti in ottica di Parigi 2024.
La Croazia sorride ancora in faccia al Settebello, come nelle finali di Zagabria (Europei 2010) e Londra (Olimpiadi 2012). A differenza del passato, all'Aspire Dome regna l'equilibrio dal primo all'ultimo minuto. Nessuna delle due Nazionali riesce a fare un break, a portarsi avanti di più di un gol. L'Italia soffre la fisicità e la malizia dei croati, e non approfitta delle situazioni di superiorità numerica (5/13) ma rimane dentro la partita.
A differenza della semifinale con la Spagna, il primo gol arriva dopo 40": la Croazia in superiorità va a segno con Kharkov. Immediato il pari di Di Fulvio ma Kharkov è on fire e riporta avanti i croati. Il Settebello non ci sta e rimonta prima della fine del primo periodo: Presciutti in gol dal perimetro, poi Fondelli in superiorità segna il 3-2.
Il secondo periodo si apre come il primo: con un gol Kharkov per il 3-3. Di Fulvio si carica sulle spalle gli azzurri e punisce Bijac con un tiro potente da fuori. Il 4-3 dura poco, Marinic-Kragic segna una doppietta in rapida successione e la Croazia rimette il muso avanti: prima in superiorità poi su rigore. Presciutti stabilisce la parità a metà gara (5-5).
Neanche a dirlo, Kharkov inaugura il terzo periodo. Di Fulvio stoico, guadagna due penalty nel giro di un minuto e Fondelli li trasforma entrambi, cambiando l'angolo tra una battuta e l'altra. I croati non si scompongono e puniscono due volte in superiorità con Vrlic e Buric. Bijac stampa sul palo il tiro ravvicinato di Presciutti: a 8 minuti dalla fine, è 7-8 Croazia.
L'Italia non demorde: Marziali con la beduina fa sognare il Settebello, 8-8. Biljanka, che sarà espulso subito dopo, sfrutta la superiorità: 8-9. Una magia di Fondelli da posizione defilata vale il 9-9. L'Italia perde Velotto per espulsione e un lungolinea dalla distanza di Marinic-Kragic riporta avanti i balcanici a 3′ dal termine. Ma si accende Condemi: segna il gol del 10-10 in superiorità poi conquista il rigore che Fondelli realizza per l’11-10. Poi però l'azzurro n. 14 viene espulso. Manca pochissimo alla fine. Il Settebello resiste in inferiorità. Ma a 5″ dalla sirena, con Bijac fuori dai pali, Buric trova la via dell'11-11. Fondelli nell'ultima azione viene stoppato da Bijac. I tempi regolamentari finiscono 11-11, si va ai rigori.
Il primo errore è croato con Fatovic ma i balcanici rimontano. Echenique colpisce un legno, Anic (subentrato per i rigori) para il penalty di Di Fulvio - magistrale sino a quel momento - e Zuvela regala l'oro alla Croazia.

Campagna: "Mondiale strepitoso. Possiamo conquistare qualcosa a Parigi"

Dopo la finale persa, Alessandro Campagna ai microfoni di RAI Sport ha commentato così la beffa: "All'ultima azione hanno giocato con il portiere avanti. Abbiamo sbagliato perchè abbiamo giocato tre e tre. Tre in prima linea e tre esterni. Dovevamo giocare quattro e due e fare più densità sul tiro da fuori".
L'allenatore dell'Italia è però soddisfatto del lavoro dei suoi uomini: "Non posso rimproverare nulla ai ragazzi, hanno fatto non soltanto una grandissima finale ma un mondiale strepitoso. Siamo cresciuti durante il torneo, durante la stagione. Abbiamo saputo soffrire anche oggi. Forse ci è mancato qualcosina in certi momenti di qualità, di gambe. Qualche intercetto in più, qualche blocco in più con l'uomo in più".
E sulle statistiche relative alle superiorità numeriche: "Avevo detto loro che se riducevamo la statistica del loro uomo in più, noi questa partita l'avremmo vinta. Niente da dire, rimane il rammarico di aver perso a 4 secondi. Avevo fuori Condemi per tre falli, Velotto. Con loro in acqua l'ultima azione sarebbe stata diversa".
Infine il pensiero a Parigi 2024: "I ragazzi stanno piangendo, chiaro che è sempre un titolo mondiale. L'avrei detto anche se avessimo vinto: del 2024 non sarà ricordata questa partita. Saranno ricordate le medaglie olimpiche. La squadra c'è per conquistare qualcosa di prestigioso alle Olimpiadi".

Il tabellino

ITALIA-CROAZIA 13-15 d.c.r. (3-2, 2-3, 2-3, 4-3)
ITALIA: Del Lungo (P), Di Fulvio 2, Damonte, Marziali 1, Fondelli 5, Echenique, Presciutti 2, Bruni, Di Somma, Velotto, Nicosia (P), Condemi 1, Iocchi Gratta. All. Campagna
CROAZIA: Bijac (P), Buric 2, Fatovic, Loncar, Lazic, Biljanka 1, Vukicevic, Zuvela, Marinic-Kragic 3, Vrlic 1, Butic, Kharkov 4, Anic (P). All. Tucak
Note: Velotto uscito per limite di falli a 4.00 nel quarto tempo. Condemi uscito per limite di falli a 6.44 nel quarto tempo. Lazic e Biljanka (C) fuori per tre falli nel quarto tempo.
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9 agosto 1992: Il Settebello fa la storia con l'epico oro a Barcellona

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