Fabio Conti: "E' un sogno"; Teresa Frassinetti: "Sono lacrime di gioia"
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DaEurosport
Aggiornato 17/08/2016 alle 19:55 GMT+2
Grande euforia per la Nazionale italiana, il capitano Tania Di Mario afferma: "La caratteristica vincente di questo Setterosa? La squadra. Diciamo sempre 'solamente noi' ed oggi è valso il solamente noi".
Setterosa esultanza, Pallanuoto Italia, LaPresse
Credit Foto LaPresse
Il condottiero straordinario di questo Setterosa da lacrime (di gioia) e furore è Fabio Conti. Il CT romano “compirà” 200 presenze sulla panchina della Nazionale Italiana proprio in finale contro Usa o Ungheria. Eccovi le prime parole di coach Conti, dopo la trionfale partita contro le russe.
E’ il sogno di ogni atleta e di ogni allenatore giocarsi la finale olimpica; siamo venuti qua per inseguire questo sogno e lo abbiamo raggiunto. Da adesso in poi, finiti questi quindici minuti di festeggiamenti cominciamo a preparare la sesta finale. Sarà la mia 200^ panchina e il miglior modo per festeggiare non poteva esserci
“Non è stato semplice perché la Russia, per arrivare in semifinale, ha sbattuto fuori la Spagna, quindi vuol dire che è una squadra con grandi qualità; ma le nostre oggi sono state ancora più brave del solito. Pronti-via, due gol sotto: poteva tagliare le gambe a qualunque squadra ma non alla nostra, che ha saputo gestire il momento, le emozioni e prima le abbiamo raggiunte, poi superate. Gli ultimi due tempi abbiamo veramente giocato poco, troppe mani addosso; quindi, ci siamo concentrati più sulla difesa che su un attacco spregiudicato”, ha proseguito Fabio Conti, che ha concluso scherzando sul suo rapporto con Tania Di Mario, capitano coraggioso di mille battaglie.
Ho una scommessa in corso con Tania, forse si sta spaventando perché potrei vincerla, ma non posso dirla adesso… Sono contento per lei perché credo che sia il giusto coronamento di una carriera incredibile. Chiudere con una finale olimpica, se vorrà farlo, ma credo di sì, è la cosa per cui lei s’è impegnata tanto e rimandato anche altri progetti
Frassinetti: "Sono lacrime di gioia"
In questo momento mi vengono in mente tutti i sacrifici fatti, tutto il lavoro, gli anni di delusione in cui abbiamo pensato che non avremmo mai vinto niente
Teresa Frassinetti, centroboa del Setterosa, commenta così l'accesso alla finale olimpica guadagnato dopo il successo sulla Russia in semifinale. La genovese si è presentata ai cronisti visibilmente commossa:
Sono lacrime di gioia, veramente, voi vedete tutto questo ma dietro c'è tanto. Era una semifinale, sapevamo che sarebbe stata una partita che sarebbe finita all'ultimo minuto
Testa già alla finale, dove le azzurre sfideranno la vincente di Ungheria-Stati Uniti:
Ora ricarichiamo le pile. Giocheremo per vincere
Di Mario: "Diciamo sempre 'solamente noi' ed oggi è valso il solamente noi"
Siamo felicissime. Ovviamente sappiamo che non abbiamo ancora fatto niente. Le ringrazio, sono fiera di essere il loro capitano. Mi hanno regalato la possibilità di vivere un'altra volta un sogno
Questo il commento di Tania Di Mario, capitana e veterana del Setterosa, dopo il successo in semifinale contro la Russia. La romana è sicura di tornare sul podio dopo il trionfo vissuto ad Atene 2004, quando le azzurre vinsero l'oro. "Le altre mie compagne piangono? Ho pianto pure io... Ormai mi commuovo facilmente", ha spiegato l'attaccante.
"Era una partita che presentava rischi, sicuramente. La Russia è una squadra che non molla mai. E' grintosa, ce lo ha dimostrato. Siamo state più brave e forse ce lo meritiamo. All'inizio ci hanno spaventato? Ce lo aspettavamo, hanno fatto quello che dovevano fare. Ma è proprio qui che dimostri di essere più forte, quando tieni in porta e guardi avanti". "Se riusciamo a non pensare di avere già una medaglia? Sì. Lotteremo fino alla fine", assicura Di Mario.
La caratteristica vincente di questo Setterosa? La squadra. Diciamo sempre 'solamente noi' ed oggi è valso il 'solamente noi'
Sulle analogie tra il Setterosa campione nel 2004 e la squadra di oggi: "Me lo chiedete sempre. Ora dico che dobbiamo pensare che ci sono loro. Non pensiamo a quello che è stato, loro hanno scritto un'altra pagina della storia della pallanuoto".
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