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Atrocità in Afghanistan: talebani decapitano giocatrice della nazionale giovanile di pallavolo
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Pubblicato 21/10/2021 alle 10:59 GMT+2
Si chiamava Mahjabin Hakimi, aveva 16 anni ed era di etnia Hazara, e non voleva far altro che giocare a pallavolo. Sarebbe stata uccisa a inizio ottobre ma la notizia non è stata diffusa dai familiari per paura di rappresaglie.
Atrocità in Afghanistan: talebani decapitano giocatrice di pallavolo
Credit Foto Twitter
Una notizia da brividi ci arriva dall'Afghanistan: una giocatrice della nazionale giovanile afghana di pallavolo, Mahjubin Hakimi, è stata decapitata dai talebani a Kabul. A denunciarlo al Persian Independent, secondo i media indiani, è una sua allenatrice, identificata per ragioni di sicurezza con lo pseudonimo Suraya Afzali. La ragazza sarebbe stata assassinata a inizio ottobre, ma la notizia non è stata diffusa dai familiari per timori di rappresaglie.
Secondo la ricostruzione dell'allenatrice riportata dal Giorno, prima dell'arrivo al potere dei sedicenti studenti coranici, la pallavolista giocava per la squadra comunale della capitale afghana: delle giocatrici della nazionale giovanile solo due sono riuscite a scappare all'estero, mentre tutte le altre "sono state costrette a fuggire e nascondersi".
"Guardatela come se fosse vostra figlia: Mahjabin è stata decapitata, perché Hazara e perché giocava a pallavolo senza hijab. Questo e' oggi l'Afghanistan. Abbiamo persone li' che sono cadaveri ambulanti. Fermiamo questo genocidio con i corridoi umanitari o ne saremo responsabili", scrive su Twitter il responsabile sport del Pd, Mauro Berruto, ex commissario tecnico della nazionale maschile di pallavolo.
Nelle scorse settimane, una trentina di atlete della nazionale di volley dell'Afghanistan avevano già raccontato di temere violenze e rappresaglie da parte dei talebani per la loro attività sportiva, chiedendo alla comunità internazionale di aiutarle a lasciare il Paese. Alcune loro compagne che invece erano riuscite a fuggire avevano denunciato l'uccisione ad agosto di un'altra giocatrice della squadra a colpi di pistola.
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