Miriam Sylla: "Otto anni che inseguo questa medaglia d'oro mondiale. Che impressione incontrare Belinelli e Del Piero"

PALLAVOLO - La campionessa azzurra, ospite del podcast di Gianluca Gazzoli 'The BSMT', ha parlato di tantissimi argomenti. Ecco i passaggi più interessanti.

Sylla: "Siamo le più forti di sempre. E io sono orgogliosa di aver vinto tutto"

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Ospite di The BSMT, il podcast di Gianluca Gazzoli, Miriam Sylla ha parlato di tantissimi argomenti. Ecco i passaggi più interessanti. "C’è estremo rispetto per gli altri atleti. Io mi vedo normale, umile, serena. Essere lì in mezzo, durante l'Aura Sport e Cultura Award, per me è stato molto emozionante. Anche fonte d’ispirazione. Sembrava di stare in un sogno."

Un riferimento

"Mi emoziona vedere le ragazzine con indosso la mia maglia. Mi si scioglie il cuore. Da piccola avrei voluto qualcosa che mi guidasse e che mi desse le risposte che cercavo nella pallavolo. Le nuove generazioni hanno bisogno di modelli, ma non devono per forza copiare. Devono sentirsi speciali e realizzarsi per quello che sono. Bisogna insegnare ai giovani che c’è un percorso da seguire, e ognuno deve trovare il suo."
Un ragazzo mi ha detto: Sono tornato a giocare a pallavolo per te, mi hai ispirato. Mi sono sentita orgogliosa

La vittoria del mondiale

"È stato come chiudere un cerchio. Racconto un episodio. Nel 2017 sono successe due cose pesanti: l'accusa di doping e la malattia di mia madre. Non ci volevo andare al mondiale del 2018, ma mia madre ha insistito. Volevo la medaglia d'oro, ma nel quinto set della finale con la Serbia ho commesso un errore sull'ultimo punto. Sono uscita devastata. Non avevo mantenuto la promessa e in più avevo perso dei momenti con mia madre che non recupererò mai più.
Mi sono dovuta ricostruire da capo, e quell'ultimo muro contro la Turchia è servito per completare il puzzle. Alla fine ero svuotata, questa medaglia l'ho inseguita per 8 anni. Ora sono felice. Il mondiale è stato un percorso dentro il percorso, anche a livello personale."
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Velasco spazientito: "Più forti i maschi del ‘90 o queste ragazze? Ca**o, perchè vuoi farmi..."

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Quando Giannelli ha fatto la dedica a Lavia, ho abbassato il volume della tv. Ero in lacrime. È stato bellissimo vedere le loro emozioni

Su Velasco

"Un giorno non ero soddisfatta della mia prestazione. Julio si avvicina e mi dice: "La squadra ha vinto insieme, tu hai contribuito". Questo ti dà un altro punto di vista che da atleta non vedi. Di Velasco mi fido, è una figura mitologica. In questi due anni siamo cresciute tanto con lui, abbiamo imparato a vivere e soffrire insieme.
Voglio bene a Velasco, è una figura mitologica
Mi piace immaginare Julio come un giocatore con in mano delle carte. Lui sa come metterle giù e come incastrarle nella maniera corretta per avere il risultato."
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Velasco: "Non avrei mai immaginato di vincere tutto ma queste ragazze sono speciali"

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Gli idoli

"Vedere Belinelli dal vivo mi ha impressionato. Stesso discorso per Federica Pellegrini, Buffon e Del Piero. Sono cresciuta guardandoli alla tv. Mi hanno ispirato e lasciato qualcosa nel mio percorso."

Sul percorso

"Quest'estate sono stata estremamente onesta, per la prima volta mi sono detta brava. Dovrei farlo più spesso. Ho iniziato un percorso con la mia psicologa per essere orgogliosa di quello che sono."
Ho iniziato pallavolo per caso, accompagnando mia cugina all'allenamento. Prima facevo danza classica

Sui genitori

"Lo stimolo più grande era rendere i miei genitori orgogliosi e non fargli mancare niente, perché loro non hanno fatto mancare niente a me. Io gli devo tutto. Il rispetto per mio padre è immenso, ha lasciato tutto per darmi il meglio. Vederlo emozionarsi vale troppo.
Dopo l'olimpiade mi ha detto che ho reso fiero lui e mia mamma che non c'era
Mia mamma se n'è andata quando volevo farle il regalo che si meritava: una casa. Lei adesso è un angelo che mi dà qualcosa in più, anche quando le cose mi vanno storte. Lo sento quando è contenta, quando è felice."

La lotta al razzismo

"Le persone ignoranti ci sono sempre. La mia lotta al razzismo è essere me stessa e fare quello che faccio. Non c'è bisogno di urlare e sbraitare. Io devo essere un esempio per i giovani, per i più piccoli. Voglio essere emulata per la mia educazione e il mio rispetto."
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