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Italvolley, terzo successo di fila! Giappone battuto 3-1 in rimonta e altro scatto verso i Giochi Olimpici di Parigi

 Marco Arcari

Aggiornato 25/05/2024 alle 22:07 GMT+2

PALLAVOLO, VNL 2024 (M) - Tris dell'Italvolley maschile! La Nazionale batte 3-1 in rimonta il Giappone e conquista 7,56 punti nel ranking mondiale, superando proprio i nipponici al terzo posto della classifica FIVB e continuando a sognare i Giochi Olimpici di Parigi 2024. Azzurri dominanti a muro (18) ma molto incostanti in battuta e ricezione. 22 punti realizzati da Romanò, 16 per Michieletto.

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Successo prezioso, forse preziosissimo, quello che l'Italvolley di Fefè De Giorgi conquista nella terza sfida della Volleyball Nations League 2024. Sul gerflor del Maracanazinho, storico impianto polivalente di Rio de Janeiro, gli Azzurri superano infatti 3-1 in rimonta il Giappone, incamerando così 7,56 punti a livello di ranking mondiale e scavalcando proprio la nazionale nipponica al 3° posto provvisorio, ossia l'ultimo utile per essere poi testa di serie nell'eventuale sorteggio che determinerà la fase a gironi dei Giochi Olimpici 2024.
L'Italia deve però ancora conquistare il pass olimpico, col ranking FIVB che si chiuderà soltanto il 24 giugno prossimo, mentre il Giappone è già certo del volo verso Parigi. Sorprende lo stesso la scelta di coach Philippe Blain, il quale decide di lasciare oggi a riposo le stelle Yuji Nishida (opposto) e Masahiro Sekita (palleggiatore), per dare invece spazio a diverse seconde linee. Dopo un primo set abbastanza complicato, l'Italvolley comunque si sblocca e domina a muro (ben 18, contro i 3 giapponesi), ma sbaglia anche tanto.
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La partita

Tre vittorie su altrettante sfide giocate, un solo set lasciato agli avversari e, soprattutto, 15,84 punti conquistati nel ranking mondiale in soli quattro giorni. Bisogna partire da tutto ciò per poi valutare nel dettaglio la sfida giocata dagli Azzurri contro un "Giappone 2.0", così definito perché alle già citate scelte tattiche di coach Blain si sommano anche le assenze dai convocati di Yuki Ishikawa e Ran Takahashi. Pertanto è bene gioire della vittoria, ma il nostro consiglio è di farlo con moderatezza. L'Italvolley vince ancora, eppure sotto diversi aspetti continua a non convincere del tutto: sia chiaro, non mancano le varie attenuanti del caso, specie per un gruppo che deve anzitutto convivere con la pressione di un ranking spesso machiavellico e forse non così meritocratico come potrebbe sembrare. Scendendo però nei dettagli di questa gara, l'incostanza della Nazionale è abbastanza evidente. 19 errori in battuta - sebbene a fronte di 5 ace, spartiti peraltro tra Michieletto (3) e Romanò (2) - compongono una statistica troppo negativa per una squadra che vuole e deve ambire al top mondiale. Così come le diverse indecisioni in ricezione sui servizi salto float nipponici, o la scompostezza a muro di alcuni elementi-chiave per il gioco azzurro, come Gianluca Galassi. Tutto comunque migliorabile, dato che il tempo non manca, perciò concentriamoci sugli aspetti positivi di questa serata.
Che partono indubbiamente dalla coppia Michieletto-Romanò. Pur contro una nazionale che fa dell'incredibile muro-difesa il suo marchio di fabbrica, lo schiacciatore chiude col 35% di efficienza in attacco, mentre l'opposto tiene addirittura il 45%. Entrambi si confermano molto efficaci in contrattacco, oltre che spesso presenti nel lavoro a rete, in difesa e dai nove metri. Poi ci sono l'importanza dei primi tempi messi a terra da Galassi e la qualità a muro di Roberto Russo, centrali sempre più complementari - e imprescindibili - nelle idee del CT De Giorgi. Senza ovviamente dimenticarsi di Simone Giannelli. Anche in una sfida caratterizzata da non poche défaillance in seconda linea dei compagni, il capitano azzurro riesce a spingere tanto col gioco veloce al centro e tenere contestualmente in ritmo i laterali, per poi dare lezioni di pipe nel quarto e conclusivo set. Insomma, l'Italia rappresenta una certezza tra le migliori squadre del mondo, al netto di qualche limite che tutte le nazionali sembrano avere. Eccezion fatta forse per l'incredibile Polonia, appena giunta al suo 27° successo di fila tra tutte le competizioni ufficiali CEV e FIVB, grazie al 3-0 rifilato ieri ai Paesi Bassi. Il tempo per limare le imperfezioni e strutturare ulteriormente i punti di forza non manca, ma ora come ora è bene ragionare per obiettivi, un passo alla volta. Il primo è quello di ottenere la qualificazione olimpica, poi si vedrà.

Il tabellino

Giappone - Italia 1-3 (25-23; 16-25; 17-25; 17-25)
  • Giappone: Nishida, Onodera n.e., Fukatsu 1, Miyaura 20, Otsuka 9, Yamauchi 4, Takanashi 1, Sekita n.e., K. Takahashi 3, Tomita 1, Ogawa (L), Kai 7, Yamamoto (L) n.e., Evbade-Dan 5. All. Blain.
  • Italia: Recine n.e., Michieletto 16, Giannelli 5, Balaso (L), Sbertoli, Sanguinetti n.e., Galassi 9, Lavia 12, Romanò 22, Anzani n.e., Russo 9, Bovolenta n.e., Laurenzano (L) n.e., Porro. All. De Giorgi.
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