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L'Italia di De Giorgi comincia bene la VNL 2024: 3-0 alla Germania con grande rimonta nel 3° set. Michieletto decisivo

 Marco Arcari

Aggiornato 23/05/2024 alle 00:37 GMT+2

PALLAVOLO, VNL 2024 (F) - L'Italvolley apre con una vittoria di carattere, battendo 3-0 la Germania e conquistando così 5,15 punti nel ranking mondiale FIVB, ultimo criterio di accesso ai Giochi Olimpici di Parigi 2024. Gli Azzurri dominano due set, poi soffrono tanto nel 3° ma riescono a vincerlo 25-23 con una grandissima rimonta (6-0 di parziale) e un super Alessandro Michieletto (14 punti).

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Iniziare con una vittoria l'ultimo torneo che può garantire il pass per i Giochi Olimpici di Parigi 2024 non è mai una banalità. Farlo per di più con una grande rimonta nel 3° set, passando da uno svantaggio di quattro punti (19-23) al successo 25-23 è dettaglio da non sottovalutare, per quanto alla squadra avversaria mancassero tanti titolari. L'Italvolley di Fefè De Giorgi apre così col 3-0 sulla Germania il proprio cammino nella Volleyball Nations League 2024, incamerando 5,15 punti per migliorare il suo bottino nel ranking mondiale FIVB.
Vittoria propiziata da diversi fattori, a cominciare dal talento di Alessandro Michieletto: preciso in ricezione, attento nei tocchi di seconda e, a tratti, clamoroso in attacco, nonché autore del filotto di quattro punti che spedisce l'Italia dal purgatorio di un quarto set, al trionfo netto. Nel successo azzurro ci sono però anche le firme di Luca Porro, schiacciatore 2004 all'esordio assoluto in Nazionale, e Simone Anzani, col centrale ristabilito dopo le problematiche al cuore e stasera decisivo nell'ultimo, perfetto, turno in battuta.
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La partita

Conscio dell'importanza di qualsiasi sfida in questa VNL 2024, il CT De Giorgi decide di lanciare fin da subito il 6+1 tipo della sua Italvolley, mentre la Germania presenta diverse novità. Tra i volti più noti, sul gerflor del Maracanazinho di Rio de Janeiro, si vedono quelli di capitan Christian Fromm e dell'alzatore Jan Zimmermann, mentre il classe 2001 Filip John è il nuovo opposto. Proprio il titolare teutonico di posto due è il giocatore che comincia con maggior sofferenza la gara, venendo chiuso dal muro-difesa azzurro e obbligando il gioco tedesco a gravitare su Fromm e centrali. Non che la coppia Maase-Krage ne risenta poi tanto - specie con ricezione perfetta dei compagni - dato che combina per 15 punti e con ottima efficienza combinata. L'Italia sembra invece inserire il pilota automatico, senza bisogno di strafare in alcun fondamentale. Yuri Romanò risulta comunque esiziale con diversi mani-out, Michieletto è solito punto di riferimento in posto quattro o nelle uscite in pipe da seconda linea, e Fabio Balaso non paga alcuna sbavatura in ricezione. Anche perché, a differenza degli Azzurri, la Germania punge soltanto a folate dai nove metri, pur commettendo molti meno errori. Proprio i gratuiti rappresentano la statistica chiave di questi set: finché la Nazionale riesce a limitarli non c'è storia ma, quando invece ne commette troppi, gli avversari hanno vita decisamente più facile.
Ecco perché, dopo il netto 25-18 del 2° set, il periodo successivo è frazione di evidente e generalizzata sofferenza. L'Italia cala nella sua efficacia dai nove metri, commettendo errori abbastanza marchiani pure in attacco e iniziando a soffrire in ricezione. Dopo la cristallina manualità mostrata nei primi due set, Daniele Lavia cala sensibilmente e viene allora richiamato in panchina, per lasciare spazio a Porro. Il classe 2004 apre con un punto abbastanza incredibile su ricezione, ma poi si dimostra molto solido - peraltro in scambi decisivi - e conferma di avere la stoffa per giocarsi un posto nella potenziale selezione olimpica. La Germania intanto però ringrazia Lavia per qualche sbavatura e tenta la fuga già a inizio set (7-3), riuscendo poi a volare perfino sul 19-13 e preannunciando sostanzialmente il prolungamento del match. Quando meno ce la si aspetta, la reazione d'orgoglio della Nazionale è però veemente. Anzani rileva uno spento, soprattutto a muro, Gianluca Galassi, mentre Simone Giannelli - autore della solita prova da all-around player - ora seleziona al meglio i propri terminali offensivi, scegliendo in Michieletto e Porro i due preferiti. Proprio un attacco del capitano (22-19) dà la sensazione che l'Italvolley possa riaprire il set, ma non nel modo in cui lo fa effettivamente. Parziale di 6-0 per riemergere dal 19-23 e vincere periodo e partita, con un Michieletto scatenato tra coperture e attacchi da fenomeno. Gli Azzurri trionfano e partono col piglio giusto: per convincere a 360° c'è tempo.

Il tabellino

Germania - Italia 0-3 (21-25; 18-25; 23-25)
  • Germania: Fromm 13, Graven (L), Kaliberda 2, Reichert, Kunstmann n.e., John 7, Peter, Zimmermann, Krage 7, Brand 2, Goralik n.e., Burggraf n.e., Maase 8, Bohme 2. All. Winiarski.
  • Italia: Recine n.e., Michieletto 14, Giannelli 5, Balaso (L), Sbertoli n.e., Sanguinetti n.e., Galassi 1, Lavia 8, Romanò 13, Anzani, Russo 11, Bovolenta n.e., Laurenzano (L) n.e., Porro 3. All. De Giorgi.
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