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Il grande cuore di D’Hulst: scende in campo per il papà appena scomparso e trascina la Lube

Eurosport
DaEurosport

Aggiornato 29/10/2019 alle 14:54 GMT+1

Al secondo palleggiatore di Civitanova muore il papà, ma si fa male il titolare Bruninho e dovrebbe giocare un ragazzo delle giovanili: Stijn torna in Italia e guida la squadra alla vittoria contro Milano.

Stijn D'Hulst

Credit Foto Getty Images

Il campionato di Superlega vede in testa alla classifica Civitanova, che domenica a Milano ha vinto lo scontro diretto con l’altra capolista, Milano. Tutto questo, però, probabilmente non sarebbe stato possibile se uno dei suoi giocatori, il secondo palleggiatore Stijin D’Hulst, non avesse messo da parte il suo dramma personale per dare una mano alla squadra.

Una serie sfortunata di eventi

Come in Lemony Snicket, Civitanova la scorsa settimana è andata incontro a una serie sfortunata di eventi. Si è iniziato venerdì proprio con D’Hulst: al secondo palleggiatore della Lube è mancato il padre e gli era stato accordato un permesso per recarsi in Belgio. Sabato 26, durante l’allenamento di preparazione alla sfida col PowerVolley, si era però infortunato Bruninho, il primo palleggiatore della squadra: distorsione alla caviglia e convocazione lampo dalle giovanili per Azaria Gonzi, chiamato a sostituire non uno ma due giocatori più esperti di lui.

Il gesto d’amore di D’Hulst

Tutti si aspettavano di vedere una Lube in difficoltà a Milano e in predicato di cedere lo scettro della capolista, ma non è stato così per il grande gesto d’amore di D’Hulst. Con Bruninho costretto a giocare solo qualche scampolo di gara, ha deciso di rientrare in Italia ed esserci perché, come spiega il sito di Civitanova,
ha chiesto di poter raggiungere la squadra e i suoi compagni per onorare la memoria del padre che, ha dichiarato testualmente, lo avrebbe voluto in campo
Così è toccato a lui il compito di dirigere la regia della propria squadra, in un momento per il giocatore decisamente non facile, ma a detta di tutti affrontato con grande dignità e autorevolezza. La sua è stata una prestazione maiuscola e i parziali non lasciano spazio a nessun tipo di discussione su chi abbia dominato l’incontro (25-22 25-15 25-20).

La gratitudine della squadra

E mentre i tifosi dell’Allianz Cloud tributavano i doverosi applausi all’alzatore di Civitanova (sebbene giocasse in trasferta e non davanti al proprio pubblico), tutto l’entourage dei cucinieri ha speso parole di riconoscenza e ammirazione per D’Hulst, a partire dal suo alter ego agonistico Bruninho, che gli ha dedicato un bel post sul proprio profilo Facebook: "Che onore poter stare in campo con una persona come te! Una bella vittoria che hai condotto nel momento più difficile della tua vita! Grazie per quello che hai fatto per la squadra e per tuo papà e per il coraggio e determinazione che hai dimostrato! Ti ammiro amico mio!".
Ma anche coach Fefé De Giorgi ha voluto ringraziare il suo giocatore con parole bellissime
Veniamo da due giorni complicati per motivi umani e per l’infortunio di Bruno: ho visto grande spessore da parte di D’Hulst che ha deciso di venire ad aiutare la squadra, tutto ciò ha compattato il gruppo e tutto questo fa ben sperare per i futuri momenti difficili. Il gesto di Stijn sicuramente rimarrà dentro di tutti noi. Stasera abbiamo giocato intensamente, difendendo tanto e creando occasioni finalizzate dai nostri attaccanti
Concorde anche Osmany Juantorena:
Abbiamo risposto alla grande a tutte le difficoltà, complimenti a Stijn D’Hulst per il suo gesto coraggioso in un momento molto difficile: ha giocato con grinta e determinazione, è un grande campione e uomo
Dedica speciale, infine, da parte di Fabio Balaso:
Sono felice di questa vittoria e la dedico a Stijn D’Hulst: ci ha dato una grandissima mano ed è stato fondamentale per la squadra sostituendo Bruno in maniera perfetta.

Un gesto che va oltre l'ambizione personale

Chi conosce la pallavolo lo sa: avere in campo il secondo palleggiatore è più difficile perché è il primo che gioca “a memoria” e che conosce alla perfezione il tipo di palla gradito dai suoi attaccanti. Il secondo è chiamato a farsi trovare pronto per cambiare un po’ l’assetto di gioco quando le cose non girano, ma non sempre c’è lo stesso feeling con la squadra, anche per una mera questione di minuti giocati insieme. Se la Lube avesse dovuto schierare il giovane Gonzi, probabilmente anche soltanto l’approccio mentale della squadra sarebbe stato diverso. Ma D’Hulst ha accantonato i suoi gravissimi problemi per onorare un impegno e la memoria del padre, rendendo questa vittoria indimenticabile, oltre che figlia della generosità.
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