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Alyona Savchenko: "Se parlano contro Putin, gli atleti russi rischiano la prigione o la morte"

Eurosport
DaEurosport

Pubblicato 22/03/2022 alle 13:19 GMT+1

Alyona Savchenko, ex pattinatrice tedesca ma nata in Ucraina, è in contatto con alcuni colleghi russi, che stanno vivendo una situazione di costrizioni e censura durante questo periodo di guerra. Nonostante ciò la sua posizione è durissima: "Le sanzioni agli atleti sono giuste, ma non so a quanto servano. Però ciò che accade è una catastrofe ed è disumano. I miei parenti? Bloccati a Mariupol".

Aljona Savchenko e la voglia di non arrendersi mai

Alyona Savchenko è la donna dei record: nel pattinaggio artistico a coppie è una figura mitologica e oggi, a pochi anni di distanza dal suo ritiro, è ancora un punto di riferimento.
Al momento allena la squadra di pattinaggio olandese e presto la vedremo impegnata ai Mondiali di Pattinaggio di Montpellier, trasmessi da Eurosport e discovery+.
Le origini, però, sono diverse. Gareggiava infatti per la Germania, ma è naturalizzata: nata in Ucraina, ha ancora dei parenti là. E al momento è molto in apprensione, come ha raccontato ai nostri colleghi di Eurosport Germania: “La mia famiglia viene dalla regione intorno a Mariupol. Un parente è rimasto ferito lì. Ha solo 17 anni. Gli altri membri della famiglia sono in una cantina, ma non possono uscire. Non c'è nemmeno cibo lì. Se continua così per qualche giorno in più, moriranno per mancanza di cibo. È un disastro umanitario. I miei fratelli stanno bene, se si può dire nella situazione attuale. Tuttavia, non possono uscire da due giorni”. Ricordiamo che la città di Mariupol è tristemnte nota per l’attacco all’ospedale ostetrico e pediatrico in cui sono rimaste vittime molte persone.
Il tema della guerra è molto sentito da Savchenko, che ha avuto modo di vedere alcuni dei suoi ex colleghi salire sul palco del Galà di Putin e spalleggiarlo con la Z appuntata sul petto.”Sono rimasta senza parole quando l'ho visto. Non riuscivo a credere ai miei occhi – racconta - È molto doloroso quello che sta accadendo tra Ucraina e Russia. I bambini e le persone muoiono, i paesi vengono distrutti: è una catastrofe. E questi atleti lo stanno celebrando e supportano questo gala. È disumano. Tuttavia, non so se ci siano andati volontariamente o meno. Ci sono voci secondo cui hanno dovuto o sono stati costretti a farlo. Purtroppo non posso valutarlo”.
Nel frattempo, il mondo dello sport si è mosso contro la Russia partendo dai suoi atleti, che sono stati banditi dalla maggior parte delle competizioni internazionali. Ma è giusto punire gli atleti a causa del loro governo?
Sì, decisamente! Penso anche che dovrebbe succedere di più. Il fatto che le persone continuino a festeggiare e ridere lì è semplicemente indescrivibile. Ma anche qui bisogna soppesare la situazione. Ho sentito di casi in cui alcuni bambini di origine russa che vivono qui in Germania sono stati esclusi. Neanche quello sarebbe giusto...
Cos'altro potrebbe fare lo sport per aumentare la pressione su Putin?
Questa è una buona domanda. Emettere più sanzioni e imporre squalifiche di dieci o 20 anni. È una storia difficile. Eravamo amici di molti atleti russi e lo siamo ancora. Ma tutta questa situazione sta alimentando l'odio tra le persone, anche se non lo vorremmo. Inoltre, non sappiamo che fare perché le cose migliorino. O se miglioreranno davvero. I boicottaggi sono giusti, ma resta discutibile se portino davvero qualcosa. È davvero difficile e al momento non riesco a trovare le parole giuste.
A proposito di alcuni amici russi, la situazione è precipitata: “A essere onesti, ne ho cancellati molti dal mio elenco di contatti. Non riesco a capire perché alcuni siano favorevoli a questa guerra. Altri sono contrari alla guerra ma non ne parlano. Ci sono molte persone che mi scrivono messaggi negativi. Ma ci sono anche molti che sono contrari alla guerra. Tuttavia, mi scrivono che non possono fare nulla contro di essa. Se protestassero contro di essa, la pagherebbero con pesanti pene detentive o addirittura con la vita. Sono semplicemente tutti molto spaventati, quindi anche coloro che sono contrari non faranno nulla. Loro stessi non sanno come reagire correttamente. D'altra parte, penso che se hai la tua opinione, dovresti parlare. Ma ovviamente non sono nemmeno sul campo, quindi non posso giudicare come sia la situazione in Russia. So che anche usare la parola "guerra" sui social media è punito severamente lì. Ma dal mio punto di vista, sarà difficile per le persone lì guardarsi di nuovo negli occhi”.
A proposito di atleti russi, fa notizia il fatto che Kamila Valieva... Non faccia più notizia. Dopo lo scandalo olimpico, si è saputo pochissimo di lei. Savchenko ne sa qualcosa di più? “No, non ho avuto alcun contatto. Tuttavia, per quanto ne so, le era anche proibito parlare. Dopo le Olimpiadi, si era espressa su Instagram e aveva scritto di avere la squadra migliore e il miglior supporto. Tuttavia, circolano notizie secondo cui le è stato detto di farlo e che non abbia scritto lei stessa il testo. Trovo strano che all'improvviso non si sia saputo più nulla di lei da allora, anche per quanto riguarda il doping”.
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