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Da Mozart agli AC/DC, il pattinaggio è cambiato: come reagiscono i giudici?

Ilaria Bottura

Aggiornato 22/03/2018 alle 09:12 GMT+1

Ivett Toth presenta un programma corto con musiche degli AC/DC: come reagiscono le giurie a una scelta musicale non convenzionale?

Ivett Toth che pattina sulle musiche degli AC/DC

Credit Foto Getty Images

Il mondo del pattinaggio di figura è abituato a musiche piuttosto tradizionali: i brani classici vanno per la maggiore, a volte si sconfina nelle colonne sonore di qualche film, ma in generale le musiche “di rottura” che si ascoltano sul ghiaccio sono ben poche, di solito relegate al ruolo giocoso del gala di fine kermesse (come la Barbie Girl dei nostri Marchei-Hotarek).

Prima solo musica, l’apertura al cantato ha cambiato le cose

Negli anni non molti hanno osato con esibizioni che non rappresentavano la convenzione, forzati anche dal fatto che fino al 2014-2015 non era consentito utilizzare musiche cantate. L’apertura alle canzoni vere e proprie ha dato una nuova linfa soprattutto ai coreografi, che hanno potuto smettere di districarsi soltanto tra Beethoven e Mozart e hanno potuto così abbracciare tutto il panorama musicale. Nonostante ciò, gli esercizi fuori dagli schemi sono ancora pochi, ma pian piano, tra i pattinatori più audaci, sta prendendo piede la voglia di cambiare qualcosa, per evitare di ritrovarsi come una volta a dover giudicare la “battaglia delle Carmen” (Calgary 1988, Katarina Witt contro Debi Thomas) visto che le musiche erano più o meno sempre le stesse.

Da Ed Sheeran agli AC/DC, quante novità nel circuito

In questa stagione, quindi, abbiamo visto qualcuno osare con le musiche di Game of Thrones, passando per Ed Sheeran dai fratelli danzatori Shibutani, fino alla versione dei Disturbed di Sound of Silence interpretata dalla coppia di artistico James-Cipres, ma quella che ha colpito più di tutti è stata sicuramente Ivett Toth, che già a PyeongChang aveva attirato l’attenzione di tutti con un programma corto decisamente innovativo, sulle musiche degli AC/DC, un medley di Back in Black e Thunderstruck abbinate a un audace costume nero fatto di pantacollant scuri, gilet di pelle e mezzi guanti neri: più che una pattinatrice sembra una motociclista, perfettamente calata nel clima hard rock che porta sul ghiaccio con questa selezione.

"Ho voluto presentare qualcosa di diverso"

Parlando con Ivett, che ha 19 anni, abbiamo scoperto il motivo di questa scelta.
Ho voluto provare a portare qualcosa di diverso. Gli AC/DC mi piacciono e col mio allenatore e il mio coreografo abbiamo provato a studiare la formula migliore per adattare l’esercizio alla musica. Io provo a interpretarla al meglio. Che cosa ne pensano i giudici? Non lo so, perché ognuno ha i suoi gusti e chiaramente il mio short program non può piacere a tutti. Però spero che lo apprezzino anche loro.

Se esercizio e musica si abbinano, il giudizio non viene influenzato

Abbiamo quindi voluto chiarire il concetto e abbiamo incontrato Raffaella Locatelli, giudice internazionale che ha spiegato come incida un brano m usicale qualsiasi su quella che una volta veniva genericamente definita “impressione artistica”.
Il regolamento è ben codificato e le voci che costituiscono le componenti del programma sono cinque: perciò il gusto personale non può influenzare un giudice, che è tenuto a valutare, nello specifico, se l’esercizio è eseguito a tempo con le battute del brano oppure no. L’unico fattore che potrebbe mettere in difficoltà la giuria è una musica in cui ci sia un parlato e non un cantato, perché il parlato appiattisce gli accenti musicali e quindi diventa più difficile giudicare l’esecuzione. Per il resto, se un esercizio va a tempo ed è ben eseguito, non importa che sia musica classica o rock, il gusto personale del giudice non ha modo di intervenire nell’assegnazione dei punteggi.
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