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Pattinaggio artistico e danza: che cosa differenzia le due discipline di coppia

Ilaria Bottura

Pubblicato 23/03/2018 alle 18:01 GMT+1

Abbiamo provato a stilare un sintetico vademecum per chi segue meno il pattinaggio, per permettere a tutti di riconoscere le due discipline di coppia sul ghiaccio senza doversi più chiedere "Ma sono danzatori o una coppia di artistico?"

Cappellini-Lanotte - Pyeongchang 2018

Credit Foto Getty Images

Chi guarda il patttinaggio solo nelle grandi occasioni potrebbe chiedersi che differenze ci siano tra artistico per le coppie e danza. Agli occhi di un appassionato o esperto sono evidenti, ma per i meno abituati non è detto che le diversità tra le due discipline siano così marcate. Vediamo dunque di chiarire un po’ i punti principali che contrraddistinguono l’una e l’altra, senza addentrarci in argomentazioni troppo articolate.

Difficoltà tecniche diverse

La differenza più evidente anche per chi non conosce bene il pattinaggio è una: i danzatori non eseguono salti. Axel, toe-loop e via dicendo sono prerogativa delle coppie di artistico, mentre i salti che a volte vengono eseguiti dai danzatori sono elementi coreografici e non tecnici. Ciò che caratterizza entrambe le discipline sono i sollevamenti, ma con regole precise: quelli dell’artistico sono forse più acrobatici, perché nella danza non si può sollevare la donna oltre la linea delle spalle, ma nella danza aumenta l’elemento coreografico con i “rotational lift” e i “curve lift”. Le coppie di artistico eseguono poi le trottole e sono spesso combinate, mentre le rotazioni che eseguono i danzatori si chiamano Twizzle, non sono effettuati sul posto ma in movimento (avanti o indietro) e vengono eseguiti in parallelo; è molto importante l’unisono della coppia. Anche le sequenze di passi si basano su elementi diversi e come sempre nella danza si privilegiano la morbidezza dei movimenti e la musicalità.
Ecco una chiara spiegazione di Charlene Guignard e Marco Fabbri:
Il pubblico meno vicino al pattinaggio e poco appassionato potrebbe effettivamente pensare che la danza sia meno spettacolare. Nell’artistico ci sono i salti e i sollevamenti oltre le spalle, diversi dai nostri, anche se la danza negli anni è cambiata tanto. Nella nostra disciplina si dà maggior rilievo all’aspetto interpretativo, che è un po’ più evoluto rispetto all’artistico, e la coreografia va curata nel dettaglio insieme alla musica: è questo che riesce a far vivere al pubblico grandi emozioni nella danza.

Musiche a tema

A proposito di musica, le cose negli anni sono un po’ cambiate: posto che dal 2014-2015 vengono ammesse anche le canzoni, nell’artistico la scelta è libera per entrambi i programmi, mentre per la short dance della danza si usano musiche riconducibili a codifiche prestabilite; per questa stagione, infatti, ci si è basati su ritmi latini prevalentemente di samba, rumba, mambo, bossa nova e cha cha cha. Per la free dance, invece, via libera alla fantasia anche nella danza, a parte la differenza nella durata: 4 minuti e 30 per l’artistico e 4:10 per la danza.

Anche i pattini si adeguano

Essendo diversi gli elementi tecnici che vengono richiesti, anche i pattini si adeguano alle necessità: la scarpa dell’artistico è più sostenuta, più alta alla caviglia; le lame della danza sono più corte, meno curve e con una dentatura frontale meno pronunciata, visto che non serve da perno per i salti puntati che invece si eseguono nell’artistico. I pattini da danza hanno anche un filo più pronunciato per consentire movimenti più flessuosi e angoli sul ghiaccio più marcati.

Variano anche i costumi

Anche i costumi sono leggermente differenti: spesso capita, infatti, che essendo la short dance della danza incanalata verso ritmi codificati, i costumi assomigliano più a quelli che si vedono nelle sale da ballo che a quelle dei colleghi dell’artistico: le gonne sono più ampie e lunghe, gli uomini a volte indossano boleri o giacche, proprio perché i movimenti sono diversi e troppo tessuto nell’artistico potrebbe creare delle difficoltà, mentre nella danza è parte integrante dello spettacolo.
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Valentina Marchei e Ondrej Hotarek

Credit Foto Eurosport

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Gabriella Papadakis e Guillaume Cizeron

Credit Foto Getty Images

Le emozioni che solo la danza sa regalare...

Chi ama il pattinaggio lo sa: danza e artistico offrono due spettacoli diversi, ma non per questo di livelli differenti. Anna Cappellini e Luca Lanotte, per esempio, strappano applausi ovunque vadano con la loro energia e la loro grazia. Ma come fanno, dopo anni di pattinaggio al vertice?
Noi siamo super appassionati di ciò che facciamo e anche in una stagione come questa olimpica, che "ti toglie la pelle di dosso" e in cui hai bisogno del fisioterapista tutti i giorni per gli sforzi che richiede, c’è il desiderio di vivere momenti emozionanti come questo. A noi viene naturale pattinare per divertirci e per divertire e in questi anni abbiamo avuto grandi opportunità di crescita perché siamo stati invitati a molti show internazionali dove poterci esibire con i migliori al mondo. Dopo l’oro mondiale di Saitama del 2014 abbiamo imparato veramente a "performare" e fare spettacolo e ora, accomunando questo aspetto alla cura degli esercizi, stiamo ottenendo grandi risultati. Dovevamo rimetterci in gioco e in questi ultimi 4-5 anni abbiamo sempre cercato di essere tra i più grandi al mondo.
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