Il pugilato piange Luigi Minchillo: morto a 69 anni il 'guerriero del ring'

Il pugilato italiano piange la scomparsa di Luigi Minchillo, il "guerriero del ring". L'ex pugile azzurro è deceduto all'ospedale a seguito di un infarto. Minchillo è stato uno dei protagonisti assoluti del pugilato italiano degli anni '70 e '80, combattendo dal 1977 al 1988 da professionista nei pesi leggeri e nei superwelters, dopo aver partecipato come pugile dilettante nei pesi welter alle Olimpiadi di Montreal del 1976.

Durante la sua carriera Minchillo ha affrontato tutti i pugili più grandi dell’epoca come Sugar Ray Leonard, Roberto Durán, Thomas Hearns, Maurice Hope, Mike McCallum. Ha combattuto il 27 luglio 1973 contro il grande Sugar Ray Leonard, così come con Roberto Duràn, dove il 26 settembre 1981 perderà ai punti sulle dieci riprese al Caesars Palace di Las Vegas.

Vincitore di 17 incontri di fila, Minchillo divenne campione italiano nella categoria superwelter il 24 aprile 1979 a Pesaro e campione europeo dei super welters sconfiggendo l’algerino Louis Acariès ai punti sui 12 round con verdetto unanime nel 1981. Titolo difeso per la seconda volta contro Maurice Hope alla Wembley Arena a Londra, mettendo fine alla carriera dell’inglese. Nel 1982 difenderà altre due volte la cintura europea. Il 1984 la svolta: Minchillo ebbe la possibilità di combattere per il titolo mondiale WBC a Detroit contro “Motor City Cobra“, il campione Thomas Hearns. Titolo perso ai punti. Durissimo anche l'altro match mondiale sulle 15 riprese contro il giamaicano Mike McCallum, tenutosi a Milano il primo dicembre 1984 al Palasport di San Siro, dove cadette alle 13esima ripresa per KO tecnico. La carriera del "guerriero del ring" è finita il 29 gennaio 1988 in un incontro valido per il titolo europeo a Rimini contro il francese René Jacquot.

Dopo la boxe Minchillo ha lavorato in Provincia all'ufficio Sport e gestito fino a ieri, il 24 settembre 2023, la palestra “Minchillo Boxe” a Pesaro, dedicandosi all’allenamento delle nuove leve del pugilato.