Sud Africa-Namibia

Dimostrazione di forza da parte degli Springboks all'Harbour Stadium di Albany, a 19 chilometri da Auckland. Il Sud Africa cerca certezze e ne trova a valanga contro la Namibia. Non c'è partita, i campioni del mondo vincono a mani basse, senza lasciare praticamente nulla agli avversari. Peter De Villiers fa esperimenti sin dalle prime battute e ha risposte positive dai suoi. Dopo un tempo c'è già il bonus di mete e il record di Habana. Nel secondo, spazio per lo spettacolo, per un totale di 12 mete.

Bryan Habana entra nella storia, diventando il miglior meta-man di sempre degli Springboks, con 39 marcature in 72 partite dal 2004 a oggi: superato Joost van der Westhuizen (38 in 89, sino al 2003) dopo 11 test senza segnare. L'ultima meta risaliva al match contro l'Italia a Witbank nel 2010. E sono nove nella Coppa del Mondo, dopo le otto del 2007.

Per la verità gli Springboks sembrano andare con il freno a mano tirato: in molti non giocano al 100% delle proprie possibilità, per questo si vedono molti errori di gestione e trasmissione. Ciononostante arrivano quattro mete, e anche abbastanza agilmente: Gio Aplon marca al debutto, dopo una bella giocata di Francois Hougaard, poi è la volta di Habana e del suo record. Chiudono i conti del primo tempo una meta tecnica (la mischia namibiana collassa troppo spesso) e una segnatura di Fourie. Intanto Morne Steyn è 5/5 al piede, 31-0.

Nella ripresa, il Sud Africa esagera, la Namibia sparisce dal campo: segnano tutti, Frans SteynMorne Steyn, due volte De Jongh e Hougaard, ancora Aplon e Rossouw. E alla fine il risultato, l'87-0 che risulta essere anche il punteggio più alto in questo Mondiale (la Nuova Zelanda aveva vinto 87-7 con il Giappone), è esagerato. I namibiani hanno lottato, ma l'asticella era posizionata troppo in alto. Il Sud Africa continua la propria marcia nel Gruppo D, e guarda già al prossimo turno: dove troverà la seconda classificata della Pool C, quella dell'Italia. Opps.