Scherma, Vince grazie a un errore dell'arbitro e decide di riscendere in pedana: il fairplay di Mariaclotilde Adosini

SCHERMA - Il gesto da standing ovation dell'atleta italiana in Francia: "Ho solo fatto quello che la scherma mi ha insegnato"

Mariaclotilde Adosini (Augusto Bizzi/ Federscherma)

Credit Foto Eurosport

Si chiama Mariaclotilde Adosini, tiratrice classe 2005 della Polisportiva Scherma Bergamo, la protagonista assoluta del weekend sportivo italiano. Nessun risultato eclatante, solo un gesto da rimarcare all'infinito. A Beauvais (Francia), durante la prova di Coppa del Mondo Under 20 di spada femminile, l'Azzurra ha superato la fase a gironi con cinque vittorie e una "sconfitta a 4", accedendo agli scontri diretti contro la padrona di casa Juliette Baudinot.
L'italiana porta a casa il match per 15-14, ma poco dopo arriva una chiamata dall'organizzazione del torneo: nella sostanza, l'arbitro - sul 13-12 per la francese - aveva assegnato 2 stoccate a Mariaclotilde, invece di una. L'errore è stato fatto notare dalla sconfitta a fine match ma secondo il regolamento non si poteva più tornare indietro. Qui arriva il capolavoro di fair play della schermitrice 17enne:"La notizia mi ha colto di sorpresa, ha dichiarato a Federscherma.it. E per un attimo tanti pensieri hanno affollato la mia testa. Ma ciò che per me più contava in quel momento, tanto da prevalere senza alcuna esitazione, era scegliere quale fosse l’azione moralmente giusta da fare. Nonostante potesse sembrare facile accettare la vittoria già proclamata, ho sentito che tornare in pedana, per ri-disputare quell’ultimo minuto, sarebbe stato più corretto nei confronti dell’avversaria, nel rispetto del nostro sport. Ho perso, pazienza. Lo rifarei ancora. Perché la natura di questa scelta è dovuta agli insegnamenti ricevuti dalla mia famiglia, dalla mia sala scherma e in particolare dal mio maestro Francesco – Ciccio – Calabrese".Come si evince dalle sue parole, una volta scesi in pedana Mariaclotilde ha perso "la rivincita", ma importa davvero poco. Prima delle finali, infatti, l'hanno chiamata al centro del palco per ricevere una indimenticabile standing-ovation dal pubblico francese (cosa che non capita tutti i giorni), compresa la campionessa olimpica transalpina Laura Flessel. Davvero una ragazza di cui tutto lo sport italiano, e non solo, deve essere orgoglioso.
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