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Adeboden, Gigante durissimo: De Aliprandini out, davanti Odermatt

Eurosport
DaEurosport

Aggiornato 08/01/2022 alle 12:27 GMT+1

Sci alpino - Bruttissima caduta per Luca De Aliprandini, che arriva al traguardo in lacrime in una manche molto selettiva dominata dalla seconda metà dal solito Marco Odermatt.

Marco Odermatt

Credit Foto Getty Images

Gigante come sempre selettivo ad Adelboooooden. Il re dei giganti traccia un solco tra chi ha le gambe e chi no e in testa c'è, manco a dirlo, Marco Odermatt, che fa il vuoto nella seconda metà di gara.
Poteva essere l'ora della gloria per Luca De Aliprandini, che era in vantaggio su Odermatt di 23 centesimi, ma inforca e cade malamente, trascinandosi poi al traguardo in lacrime tra le acclamazioni della folla.
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De Aliprandini, che caduta! Poi l'acclamazione del pubblico

In ogni caso la gara, già durissima di per sé per le pendenze che presenta, viene ulteriormente complicata dalla visbilità: il cielo coperto appiattisce tutto, ma le condizioni sono uniformi per ciascuno, quindi ciò che conta principalmente oltre alla tecnica sono le gambe.

Odermatt e De Aliprandini

Belle comunque le prime discese, con Alexis Pinturault che fa segnare il tempo di 1.18:25 ed è quello da battere. La sua leadership dura poco, perché col pettorale 3 arriva Odermatt, in difficoltà fino al terzo intermedio con 36 centesimi di ritardo, ma poi innesta il turbo e nella parte finale ribalta la situazione, finendo davanti al francese di 31 centesimi. I primi due posti non cambiano più, mentre alle loro spalle c'è Filip Zubcic a 50 centesimi.
Poi succede il patatrack di De Aliprandini, e per ora sembra che non sia il ginocchio sinistro interessato, ma la caviglia (fatto che sarebbe auspicabile soprattutto in ottica Pechino, se proprio qualche articolazione dev'essere coinvolta). Per ora, dopo la prima valutazione del medico federale, non sembrano esserci segni evidenti di lussazioni o fratture, ma saranno comunque necessari degli accertamenti diagnostici, anche se ancora non si sa se direttamente ad Adelboden o al rientro a Milano.
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Odermatt vola sul muro, sua la prima manche

Gli altri nell'abisso

Per gli altri la gara è durissima. L'ultimo che riesce a stare nel secondo di ritardo è Mathieu Faivre, quarto a 52 centesimi. Dopo di lui i distacchi s'impennano e Manuel Feller, che scende col suo caratteristico rodeo, è quinto a 1.17. In questo senso, comunque, la gara resta competitiva per la zona punti (non per il podio), perché con distacchi così alti c'è comunque la possibilità di partire in buona posizione nella seconda manche. Non deve dunque stupire l'1.84 di ritardo di Kristoffersen e tra l'altro figlio di un errore e non del freno a mano tirato.

Gli italiani, in questo quadro, benissimo

Come dicevamo, i distacchi alti per tutti favoriscono le posizioni in classifica. Quindi tolti De Aliprandini, Filippo Della Vite e Alex Vinatzer (questi ultimi due per fortuna senza problemi) usciti, gli altri azzurri sono tutti dentro la seconda manche. Troviamo dunque Riccardo Tonetti 11°, Giovanni Borsotti 19°, Alex Hofer 24°, Giovanni Franzoni 25° e Simon Maurberger 27°.
Appuntamento dunque per la seconda manche, con una gara decisamente spaccata a metà, ma che su questa pista sa dare emozioni.

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