Federica Brignone: "Recupero lento e noioso, avrei voluto surfare. Milano-Cortina? Serve pazienza, prima la salute, poi lo sci"
Aggiornato 13/06/2025 alle 20:07 GMT+2
SCI ALPINO - Lavora senza soste Federica Brignone per recuperare dal grave infortunio occorso lo scorso 3 aprile. La campionessa del mondo è di base a Torino per la riabilitazione al J-Medical della Juventus e si confessa a "La Gazzetta dello Sport": "Non sono contenta, mentirei. Speravo di fare tutt’altro negli ultimi due mesi, volevo surfare da qualche parte e invece…".
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Video credit: Eurosport
"Speravo di fare tutt’altro negli ultimi due mesi, volevo surfare da qualche parte e invece". E invece è fissa a Torino Federica Brignone, non per godersi questa parte finale di primavera ma per lavorare al J-Medical, il centro medico della Juventus, al fine di recuperare dal gravissimo infortunio alla gamba sinistra che l'ha colpita il 3 aprile scorso a Moena ai campionati italiani. Lo spirito è comunque alto: "Il tempo trascorso qua dentro è sempre tantissimo, arrivo alla sera e sono distrutta, però ho tanta voglia di lavorare ancora più intensamente per riprendere a camminare il prima possibile".
Non mi sono mai comportata da malata, ho cercato in tutti i modi di essere sempre positiva e molto attiva
Federica, vincitrice dell'ultima Coppa del Mondo di sci alpino, si confessa a "La Gazzetta dello Sport" e fa il punto sul suo recupero: "Ho le giornate piene di roba noiosa, molto lenta e controllata, che richiede la mia totale attenzione. Ciononostante non mi sono mai comportata da malata, ho cercato in tutti i modi di essere sempre positiva e molto attiva". La vita non è semplice in ogni caso: "All'inizio non potevo guidare, andare in bagno da sola o anche solo spostare un piatto, se avessi potuto avrei messo tutto sullo skateboard. Invece mi hanno aiutato davvero molto mia mamma, mio fratello e il mio fidanzato. Alla sera, se ho le forze, esco spesso a cena con gli amici. In ogni caso non mi annoio".
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Federica Brignone con la Coppa generale a Sun Valley - Coppa del Mondo 2024/2025
Credit Foto Getty Images
Chiaramente l'obiettivo sono i Giochi di Milano-Cortina 2026, anche se Brignone predica calma: "La parola chiave di questo periodo è 'pazienza'. Ai tifosi mi piacerebbe dire che ci sarò sicuramente, ma prima di tutto voglio recuperare per la mia salute e poi per lo sci. Che è una grandissima motivazione. Operare il crociato avrebbe significato saltare tutta la stagione, invece tornerò a indossare gli scarponi non appena starò bene. Certo la gamba dovrà sopportare dei carichi ancora maggiori".
All'inizio non potevo guidare, andare in bagno da sola o anche solo spostare un piatto
La campionessa valdostana dovrà fare i conti coi problemi fisici e pure con l'aspetto mentale del rientro dopo il trauma: "Avrò bisogno di lavorare moltissimo mentalmente per riuscire, una volta che starò bene, a trovare la fiducia sugli sci, anche in maniera veloce. Non dico che ho paura del post infortunio, ma avrò sicuramente problemi, nel senso che prima o poi arriverà un momento in cui la mia testa mi dice 'hai rotto le palle, sei sempre lì concentrata' e dovrò cercare di gestirlo con positività, insieme alle persone che lavorano con me".
Diciamo che le cose che mi mancano veramente come andare in bici o surfare non potrò comunque farle subito
Infine Brignone parla di Sofia Goggia e delle altre colleghe che sono andate a trovarla, e di cose le manca: "Sofia, certo, è stata carina. Ma anche Elena Curtoni e altre colleghe: sono molte quelle che mi hanno chiamato e alcune, come Kajsa Lie, è venuta a trovarmi a casa. L’amore che mi hanno trasmesso è stato molto bello. Cosa farò senza le stampelle? Diciamo che le cose che mi mancano veramente come andare in bici o surfare non potrò comunque farle subito, a differenza dei lavori più noiosi".
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Video credit: Eurosport
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