Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Goggia: "I primi 20 giorni dopo l'intervento ero disperata, vedevo tutto nero"

Eurosport
DaEurosport

Pubblicato 21/03/2024 alle 17:29 GMT+1

SCI ALPINO - In una conferenza stampa via Zoom, Sofia Goggia racconta come sta procedendo il recupero dopo l'infortunio e l'operazione: "Per un atleta non c’è nulla di più difficile che dover affrontare infortunio. Ho pensato che al mondo c’erano drammi più gravi del mio. Non sono sotto le bombe di Gaza".

Goggia terza nella discesa bis dopo un'ottima prova, riguardala!

Sofia Goggia torna a parlare di sé in maniera pubblica e non solo attraverso i suoi account social: in una conferenza stampa via Zoom risponde alle domande su come proceda il decorso post operatorio e quali siano sensazioni e stato d'animo.
I primi 20 giorni dopo l’operazione sono stati devastanti, sono stata malissimo fisicamente e mentalmente. Emotivamente ero disperata. è stata una sofferenza. Ho voluto aspettare gli esami di controllo prima di fare questa conferenza stampa.
Si parla nello specifico dei dettagli dell'intervento e Sofia racconta tutto: "Ho fatto gli esami la settimana scorsa ed eccomi qui. In passato mi sono rotta delle ossa ma non avevo mai subito una frattura complicata come questa. Le premesse dell’intervento erano molto complicate, riuscire a costruirlo era difficile. L’intervento è riuscito perfettamente e questo è un ottimo punto di partenza. L’importante è andare con calma. La mia caviglia nonostante il taglio è molto bella e anche i dottori al controllo erano parecchio contenti. Mi sono rotta il pilone tibiale trasversalmente in più parti, un trauma da compressione e torsione fortissimo e si è frantumata la tibia in più parti. Ho una piastra a forma di ‘L’ che mi tiene la tibia ma essendo la frattura così bassa mi hanno fatto un taglio molto lungo per infilare la placca".

A proposito dei tempi di recupero, la bergamasca non vuole rischiare:
Quelli standard sono di sei mesi. Una volta saldato l’osso e se ho un fisico idoneo per sciare posso anche andare prima, spesso sono tornata prima, accorciando i tempi, cosa che non voglio fare ora, ma non è detto che debba aspettare i canonici sei mesi.
"Fossi pronta a giugno anziché a luglio, non sarà tassativo aspettare oltre - prosegue - ma è ancora presto per parlarne. Gli ultimi esami hanno dimostrato che si sta formando un callo osseo, tuttavia servirà pazienza per aver la sicurezza di stare bene".
Che cosa fa Sofia oltre alla riabilitazione in questo periodo di stop forzato? "Sto approfittando di questo tempo per portare avanti il mio percorso universitario - racconta - ho già dato due esami e ne ho in cantiere altri quattro o cinque. Cerco di sfruttare il tempo in modo da portarmi avanti di studiare e di fare più esami possibile. Volevo studiare anche pianoforte, ma con la gamba era impossibile".
Le ultime considerazioni di Goggia sono sul suo stato d'animo: "So che ci sono drammi ben peggiori ma per un atleta non c’è nulla di più difficile che dover affrontare infortunio. Ho pensato che al mondo c’erano drammi più gravi del mio. Non sono sotto le bombe di Gaza, ho cercato di buttare lo sguardo oltre dove ci sono contesti di sofferenza ben più gravi che la rottura di una gamba dalla quale invece si guarisce".
picture

Goggia, che spavento! Cade in Super G, ma si rialza subito



Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Contenuti correlati
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità