Noel vince uno slalom folle, primo errore per Sala; Braathen di nuovo in rosso

Sapevamo che lo slalom di Schladming sarebbe stato il solito divertimento, ma non immaginavamo così, seppur nel clima dolceamaro in cui è immaersa l'Italia. Vince Clement Noel, al suo primo successo stagionale, davanti a Ramon Zenhaeusern e a Lukas Braathen, con buona pace dei temporanei leader che erano Henrik Kristoffersen, Manuel Feller e Loic Meillard, autori di gravi errori che li spingono indietro in classifica.

Ci resta un po' male il pubblico austriaco per non avere nessuno dei suoi granatieri sul podio, ma si scalda comunque coi siparietti di Braathen, che prima della premiazione balla felice di essere tornato in possesso del pettorale rosso di leader della classifica. Ma andiamo con ordine perché è accaduto davvero di tutto.

Le prime sensazioni da fissare sono su Stefano Gross: l'azzurro più basso in classifica è ottimo nella parte alta, poi però si spegne da metà gara e al traguardo è in luce rossa, perdendo due posizioni e quindi potenziale 27°. In realtà, dopo di lui succede di tutto e diversi inforcano, quindi alla fine la prova di Gross è la migliore tra gli italiani. Chiude 20°, davanti a Tommaso Sala e ad Alex Vinatzer, rispettivamente 26° e 27°.

Vinatzer infatti inforca ancora una volta, ma riesce comunque a risalire e completare la manche, arrivando però al traguardo con un ritardo che sarà di oltre 20" dal tempo di Noel; sorte simile a Sala, che viene sbalzato fuori da una curva e riparte: penultimo con un ritardo di più di 12". Per Sala si interrompe la striscia positiva in slalom: non si era qualificato per la seconda manche di Flachau nel 2022, ma non aveva commesso errori, quindi di fatto questa è la prima volta che sbaglia da marzo del 2022, quando non concluse la prima manche di Kranjska Gora.

Arriviamo alle zone calde della classifica: Noel decide che deve fare la differenza e così, con una manche di forza, passa oltre gli errori che commette e si piazza davanti ai già bravissimi McGrath, Jakobsen e Steen Olsen, appena dopo la caduta di Daniel Yule, che perde quindi terreno nella classifica di specialità.

Dopo il francese scende Zenhaeusern, che aveva appena assistito allerrore di Ryding, anche lui sfilato nelle retrovie: lo svizzero spinge ma non rischia e al traguardo è dietro, ma di soli 7 centesimi. È comunque soddisfatto perché sta ritrovando costanza, ma non immagina ancora che cosa accadrà dopo. Arriva infatti Lukas Braathen, non molto brillante a sua volta nella prima manche e nemmeno lui è in grado di stare davanti, piazzandosi addirittura terzo e temendo quindi di vedere il podio col binocolo, da quarto che era dopo la prima manche.

Non è però così: in serie Meillard, Feller e Kristoffersen infilano degli errori clamorosi che li fanno finire entrambi alle spalle di Braathen e soprattutto per l'austriaco c'è da chiedersi come abbia fatto a rimanere in piedi; tocca quindi a Kristoffersen, appunto, ma il norvegese commette un errore grave nella parte alta, andando lunghissimo di linea, costretto quindi a fare molta strada e perdere velocità, e nonostante continui a spingere accumula 1.33 di ritardo ed è addirittura 11°.

Torna dunque a vincere Noel dopo il digiuno di questa prima parte di stagione, ma torna anche sul podio Zenhaeusern, un podio che non lo vedeva più dallo stesso slalom di Kranjska Gora di marzo 2021 di cui abbiamo già parlato per Sala.