Dominik Paris subito sul podio sulla Saslong: è 3° nella discesa "sprint" vinta da Odermatt, quattro azzurri in top-10 con Shieder, Casse e Franzoni

È una fantastica Italia quella che apre il lungo viaggio sulle nevi di casa in Coppa del Mondo maschile di sci alpino e che indubbiamente comincia a far sognare in vista dell'appuntamento a cinque cerchi di Milano Cortina 2026. Dominik Paris regala il primo podio della stagione agli azzurri-jet, uno straordinario 3° posto nella prima delle due discese in Val Gardena - ribattezzata "sprint" per la partenza abbassata al livello del SuperG - recupero della gara cancellata a Beaver Creek e antipasto della vera classica sulla Saslong sabato prossimo. Ma è il risultato di squadra in una delle piste più impegnative del circuito a promettere ancora di più: a impreziosire il podio del veterano altoatesino, brillante in questo inizio di stagione come non si vedeva da tempo, ci sono altri tre azzurri tra il 6° posto e l'8° posto. Florian Schieder anticipa di un decimo Mattia Casse che ha aperto la gara con oltre un'ora di ritardo a causa della nebbia, in scia a loro si piazza uno strepitoso Giovanni Franzoni sceso col pettorale numero 50, miglior risultato in carriera in discesa.

Con i numeri alti si inseriscono nelle posizioni di rilievo anche Christof Innerhofer all'alba dei suoi 41 anni, accarezzando la top-10 per la prima volta dal gennaio 2023 con l'11° posto a 91 centesimi, davanti al classe 2000 valdostano Benjamin Jacques Alliod (14° a +0.94) che ottiene il suo career best nel circuito maggiore. Peccato per Nicolò Molteni che ha provato ad aggiungersi alla festa prima di finire a terra rovinosamente all'ingresso sul Ciaslat, per fortuna senza conseguenze. Non è partito invece Guglielmo Bosca, che ha deciso di preservarsi sul SuperG del giorno dopo.

A imporsi nel primo atto sulla mitica Saslong è il solito Marco Odermatt, in grado di ripetersi dopo il successo dell'edizione precedente tracciando una linea inarrivabile per tutti gli altri lungo il Ciaslat, mai come oggi punto chiave considerato il percorso accorciato. Vittoria numero 50 in Coppa del Mondo per il fenomeno nidvaldese (agganciata la leggenda italiana Alberto Tomba nella classifica all-time), rimontato il connazionale Franjo Von Allmen straordinario 2° a 15 centesimi, nonostante qualche acciacco fisico risalente ancora alla caduta nel SuperG di Beaver Creek. Alle spalle della doppietta elvetica appunto Dominik Paris, staccato di 19 centesimi con il rammarico per un ingresso troppo lungo sul Ciaslat. Il 36enne altoatesino ha rischiato la beffa nei confronti dei francesi Nils Allegre, dietro di quattro centesimi, e NIls Alphand che spaventa tutti col pettorale numero 47 brillando in luce verde fino all'ultimo settore per poi terminare al 5° posto a 27 centesimi.

Detto dell'Italia che si trasforma in superpotenza per un giorno, dato che quattro azzurri nelle prime otto posizioni in una prova maschile non si vedevano da tempo immemore, alle spalle di Franzoni i distacchi sono risicatissimi con Alexis Monney (+0.81) e il finlandese Elian Lehto (+0.82) in top-10 e tutti gli altri fino alla 30ª posizione racchiusi in appena quattro decimi. Delude Vincent Kriechmayr, questa volta impreciso e sprofondato al 24° posto a poco più di un secondo. Restano fuori dalla zona punti nomi importanti come Ryan Cochran-Siegle, sul podio nella prima discesa e oggi solo 37° a circa un secondo e mezzo, l'altro statunitense Bryce Bennett che sulla Saslong vanta due vittorie (39°) e Aleksander Aamodt Kilde. Il norvegese, che qui ha trionfato cinque volte, alla sua stagione di rientro dopo il grave infortunio chiude 42° dopo aver mal interpretato numerosi passaggi. Ci sarà modo di rifarsi nei prossimi giorni con il supergigante e la discesa per intero, con condizioni meteo più favorevoli secondo le previsioni.