Dura risposta della FISG alla Fontana: "Offerti 200mila euro a stagione. Medaglie importanti, ma mai più del rispetto"

DaStefano Dolci

Aggiornato 25/01/2023 alle 18:26 GMT+1

SHORT TRACK - Dopo lo sfogo social di Arianna Fontana, la FISG con un duro comunicato risponde alla leggenda dello short track azzurro svelando cifre e spiegando ulteriori accuse non saranno tollerate: "Ci siamo impegnati a garantire 200.000 euro a stagione per il quadriennio ma Fontana ha rischiesto una cifra irraggiungibile. D’ora in avanti accuse e intimidazioni non saranno tollerati".

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Non è tardata ad arrivare la replica della Federazione Italiana Sport del Ghiaccio dopo lo sfogo social di Arianna Fontana, l’azzurra più medagliata ai Giochi olimpici, che dopo gli attacchi degli scorsi mesi è tornata a puntare il dito contro lo staff federale “con cui non c’è fiducia” ed arrivando ad ipotizzare “scenari impensabili” in ottica di una partecipazione a Milano Cortina 2026.

"La Federazione Italiana Sport del Ghiaccio – si legge nella nota - esprime stupore e rammarico per le gravi esternazioni espresse in data odierna da Arianna Fontana sui propri profili social. Dichiarazioni riportate, una volta di più, senza che ne fosse dato avviso e il cui contenuto per nulla giova alla ricerca di una soluzione comune e condivisa per il prossimo futuro in avvicinamento ai Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026. Ben consapevole di quanto Arianna Fontana rappresenti un patrimonio dello sport italiano, negli ultimi mesi, senza necessità di annunci o proclami mediatici, la FISG ha lavorato a fondo con il CONI per garantire che l’atleta fosse messa nelle migliori condizioni possibili per competere ancora ai massimi livelli”.

Short Track

Arianna Fontana: “Fiducia nello staff tecnico e federale irrecuperabile”

25/01/2023 alle 11:09

"Proposti 200.000 € a stagione ma richiesta Fontana è irrangiungibile"

Il comunicato prosegue, svelando la proposta avanzata ad Arianna Fontana e al suo staff, cassata dalla leggendaria campionessa azzurra che secondo la FISG avrebbe chiesto una cifra ‘irraggiungibile’.

"Preso atto della volontà di Fontana di non aggregarsi alla Nazionale italiana seguendo il lavoro impostato e programmato dallo staff tecnico federale, la FISG si è nuovamente resa disponibile a prendersi carico dei costi di allenamento e preparazione dell’atleta, insieme allo staff da lei scelto, nel luogo che più avrebbe ritenuto adatto e consono alle proprie esigenze. Tutto ciò a condizione che Fontana prendesse parte alle competizioni internazionali con la Nazionale italiana, accompagnata a bordo ghiaccio dal proprio tecnico durante le gare individuali e dal tecnico federale nelle gare a squadra. Non senza sforzi e d’intesa con il CONI, la FISG ha così comunicato ad Icelab, società di appartenenza dell’atleta, l’impegno a garantire la somma di 200mila euro a stagione a copertura di tutte le spese di preparazione e allenamento di Fontana. Una proposta che la FISG ritiene importante e che ha avanzato per dimostrare nuovamente la volontà di sostenere e supportare una propria campionessa. Una cifra, tuttavia, purtroppo neanche lontanamente vicina alla somma irraggiungibile richiesta da Fontana per il quadriennio in corso”.

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"Non tollereremo ulteriori accuse o intimidazioni"

"Quanto al nuovo riferimento nel testo alla vicenda già denunciata ai Giochi di Pechino con oggetto le accuse di Fontana ai suoi compagni di squadra – prosegue il comunicato - si vuole sottolineare la recente archiviazione da parte della Procura Federale e della Procura Generale del CONI. Un episodio sul quale la FISG si era immediatamente adoperata chiedendo agli organi di giustizia competenti di indagare, come da prassi, in modo autonomo e indipendente. Quel che è certo è che d’ora in avanti la FISG non tollererà ulteriori accuse, avvertimenti o intimidazioni da parte di Fontana. L’interesse federale, come già espresso dal Presidente Gios a Pechino in occasione dei Giochi Olimpici Invernali, è la tutela e la salvaguardia del lavoro di un’intera Nazionale e di un intero movimento, che verranno sempre prima degli interessi di un singolo atleta, per quanto vincente. Le medaglie sono e restano importanti, ma non lo saranno mai più del rispetto, dell’educazione, della professionalità e della correttezza”.