Short Track, Arianna Fontana a processo contro i compagni Dotti e Cassinelli: "Lotto contro ambiente tossico"
DaEurosport
Pubblicato 06/12/2023 alle 13:32 GMT+1
SHORT TRACK - L'atleta azzurra è riuscita a riaprire il processo sportivo grazie a un audio registrato in cui si ammetterebbe l’intenzionalità del gesto di farla cadere durante un allenamento da parte dei compagni Dotti e Cassinelli
Arianna Fontana, l’atleta azzurra più medagliata alle Olimpiadi, e i due compagni di squadra che ha accusato di averla fatta cadere in un allenamento misto a Courmayeur nel 2019, Tommaso Dotti e Andrea Cassinelli, si sono ritrovati martedì nella stessa stanza per la prima volta, come riferisce il Corriere della Sera, nell’udienza davanti al Tribunale federale (tre giudici donne) che dovrà decidere se prosciogliere o condannare i due atleti per violazione dell’art.1 del Regolamento di giustizia (pene dalla diffida alla radiazione), alla presenza del Procuratore nazionale del Coni Alessandra Flamminii Minuto (che assisterà a tutte le udienze) e del Procuratore della Federghiaccio (Fisg) Marco Cozzi.
Fontana vs Dotti e Cassinelli, il caso riaperto da un audio
Il caso era stato archiviato dalla Procura Fisg dopo una prima indagine, ma è stato riaperto prima dell’estate grazie alla prova regina presentata da Fontana: una registrazione audio del meeting di squadra del giorno dopo l’allenamento incriminato, in cui Dotti e Cassinelli, poi deferiti, avrebbero ammesso l’intenzionalità del gesto. L’atleta è presente nel procedimento anche se non potrà essere sentita come testimone. L’interesse primario della campionessa olimpica è ottenere un risarcimento (perlomeno) morale in quella che lei definisce una "battaglia di giustizia contro un ambiente tossico".
L’udienza è aggiornata al 16-17 gennaio per l’audizione dei testimoni (tra cui il segretario generale Sanfratello, il d.t. azzurro Gouadec e Cynthia Mascitto, atleta italo-canadese oggi non più tesserata Fisg che sulla qualità dell’ambiente in squadra ha portato una sua testimonianza). Dalla sentenza, a occhio in primavera, dipende il futuro in azzurro di Arianna Fontana che a metà ottobre aveva annunciato "Non gareggio finché non verrà fuori la verità su chi mi ha sabotata".
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