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ATP Cincinnati 2023, vincono Alcaraz e Djokovic, sarà la rivincita di Wimbledon

DaOAsport

Aggiornato 20/08/2023 alle 08:38 GMT+2

MASTERS 1000 CINCINNATI - A Cincinnati andrà in scena la rivincita dela finale di Wimbledon, vinta da Alcaraz. Lo spagnolo supera Hurkacz in tre set per 2-6 7-6 (4) 6-3, Djokovic elimina Zverev in due per 7-6 7-5 e più di due ore di gioco. Finale prevista per le 22:30 italiane.

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Non arrendersi mai. Carlos Alcaraz (n.1 del mondo) ce l’ha fatta anche stavolta. Come già gli era accaduto nel corso di questo Masters1000 a Cincinnati, il funambolico iberico è stato costretto a rimontare e anche il polacco Hubert Hurkacz (n.20 del ranking) si è dovuto arrendere, non sfruttando una palla match nel decimo game del secondo parziale. 2-6 7-6 (4) 6-3 lo score in favore di Carlitos che ha così raggiunto la quinta Finale in un 1000 in carriera, la terza quest’anno dopo quelle a Indian Wells e a Madrid, vinte in entrambe le circostanze.
Sul cammino di Alcaraz, dunque, ci sarà nell’atto conclusivo l’atteso incrocio con Novak Djokovic che HA battuto il tedesco Alexander Zverev e, dopo quanto accaduto a Wimbledon, ci sarà da divertirsi. Bello, a fine incontro, il messaggio che il 20enne spagnolo ha voluto dedicare alla squadra di calcio femminile della Spagna, impegnata nella Finale dei Mondiali in Australia contro l’Inghilterra.
Nel primo set Alcaraz tenta di mettere sotto pressione il polacco, costruendosi due palle break nel gioco d’apertura, ma non essendo sufficientemente concreto. Qualche errore di troppo da parte del n.1 del ranking, che a zero perde il servizio nel gioco successivo. Hurkacz fa sempre fatica alla battuta, dovendo fronteggiare una palla del contro-break nel quinto game e due nel settimo, ma sa sempre spuntarla ai vantaggi. Di contro, l’iberico non è altrettanto abile e il secondo break arriva in favore di Hubi, che si impone 6-2 nel primo parziale.
Nel secondo set la storia si ripete nella misura in cui, nel terzo game, altre tre palle break ci sono per Carlitos, ma il polacco sa aggrapparsi alla grande al proprio servizio e le annulla. Scambi tiratissimi e Hurkacz ha sulla racchetta nel decimo game la chance per far calare il sipario, ma la sbaglia in maniera clamorosa: un dritto da posizione favorevole finisce out ed è l’episodio che segna un po’ la partita. Si va al tie-break e anche in questo caso il n.20 del ranking si trova avanti 4-1, ma poi la luce si spegne completamente. Alcaraz rimonta in maniera inesorabile, con una serie di sei punti consecutivi. Risultato: 7-4.
Nel terzo set l’inerzia della partita è tutta per lo spagnolo, che conquista il break nel quarto game con grandissima lucidità, conservando il vantaggio fino alla fine e chiudendo sul 6-3 da vero campione. Leggendo le statistiche, Hurkacz ha concluso in doppia cifra alla voce ace (10) rispetto ai 2 di Alcaraz, ma ha pagato dazio con i punti ottenuti con la seconda di servizio (51%), visto il 65% del suo avversario.
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Se lo spagnolo fatica, il serbo continua a non concedere un set agli avversari, superando il tedesco Alexander Zverev con il punteggio di 7-6 7-5 dopo oltre due ore di gioco.
A Cincinnati si è visto sicuramente il miglior Zverev della stagione e il tedesco ha offerto un’ottima prestazione anche in questa semifinale. Sicuramente Zverev esce dal campo con la convinzione di essersi ritrovato e di aver ormai messo definitivamente alle spalle il terribile infortunio alla caviglia dell’anno scorso al Roland Garros.
Una partita equilibrata anche nei numeri. Djokovic ha ottenuto l’80% dei punti quando ha servito la prima, stessa percentuale del tedesco. Zverev ha concluso con più vincenti (24 contro 18), mentre sono tredici gli errori non forzati del serbo rispetto agli undici dell’avversario. La differenza è stata fatta con la seconda, con Djokovic che ha vinto il 55% dei punti contro il 40% di Zverev.
Il match si è aperto subito con tre palle break consecutive in favore di Zverev, ma Djokovic è riuscito ad annullarle. Si è poi proseguito seguendo l’andamento dei servizi, arrivando ad un lunghissimo decimo game, dove il tedesco ha cancellato tre set point al serbo. Il tie-break è la naturale conseguenza, con Djokovic che si impone alla fine per 7-5.
Sulla scia del set vinto, Djokovic parte benissimo nella seconda frazione e strappa in apertura il servizio a Zverev. Il serbo conserva il vantaggio e sembra involarsi verso la chiusura del match. Invece nel decimo game Djokovic perde inaspettatamente la battuta, con Zverev che pareggia. Nel gioco successivo, però, il serbo si riprende il break di vantaggio e questa volta va a chiudere sul 7-5.
Sarà il quarto scontro in carriera tra Djokovic ed Alcaraz. Lo spagnolo è in vantaggio per 2-1, visto che, oltre alla vittoria di Wimbledon, si era imposto anche nella prima occasione nella semifinale di Madrid dello scorso anno (6-7 7-5 7-6). Il successo di Djokovic è quello nella semifinale del Roland Garros, con lo spagnolo crollato fisicamente dopo due set. Il serbo va a caccia del suo 95° titolo, il 39° Masters 1000, con Cincinnati che sarebbe il primo di questa stagione; mentre per Alcaraz sarebbe il tredicesimo titolo ed il quinto 1000, avendo già vinto quest’anno Indian Wells e Madrid.
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