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ATP Delray Beach - La favola di Matija Pecotic. A 33 anni il 1° successo ATP ma lavora a tempo pieno nella finanza

Michele Neri

Pubblicato 15/02/2023 alle 17:53 GMT+1

ATP 250 DELRAY BEACH - Matija Pecotic ha scritto una pagina di sport che entra di diritto tra le più emozionanti della stagione 2023. Il tennista croato, n. 784 del ranking, ha ottenuto infatti il suo primo successo nel circuito ATP, all'età di 33 anni, contro Jack Sock. Un torneo che non doveva nemmeno giocare, due lauree, il lavoro nella finanza in parallelo al tennis. Una storia unica

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A Delray Beach, al torneo ATP 250, si è concretizzata una delle storie più incredibili del tennis, e senza dubbio la più incredibile della stagione 2023. Il 33enne Matija Pecotic, n. 784 del ranking mondiale, ha infatti superato il primo turno contro Jack Sock (). Si tratta della prima vittoria in carriera nel circuito ATP per il croato e vista l'età è già una notizia, ma sin qui nulla di trascendentale. È tutto il contorno che rende questo successo unico. Pecotic, infatti, non doveva nemmeno partecipare alla competizione in Florida, non aveva posto neppure nel tabellone delle qualificazioni. In più, a differenza dei grandi campioni, per lui il tennis non è mai stata una professione. Il suo primo lavoro è un altro, nel mondo della finanza, frutto di due lauree. Ecco perché allora non si tratta di un semplice 4-6, 6-2, 6-2 al primo turno di un torneo 250.

PECOTIC A DELRAY BEACH, DA ALTERNATE AL TRIONFO CONTRO SOCK

Matija Pecotic non si aspettava di poter giocare a Delray Beach, a 30 minuti da casa. Sperava in una possibilità da riserva per le qualificazioni, ma inizialmente non c'era lo spiraglio. Il destino ha voluto però che il croato si giocasse le sue carte in Florida. Al campo aveva lasciato tre racchette nella speranza che qualcuno lo chiamasse, e quando è andato a ritirarle gli è stato chiesto di aspettare, perché forse... Ed infatti in extremis si è ritirato Yosuke Watanuki (n.112 del mondo). Matija ha accettato di sostituirlo ed è sceso in campo subito contro Stefano Kozlov (n. 222). Ha vinto, poi si è sbarazzato anche di Tennys Sandgren (n.223) e così ha occupato una casella nel main draw di un torneo ATP per la prima volta in carriera, a 33 anni. L'accoppiamento con Jack Sock lo vedeva sfavorito, ed è andato in svantaggio di un set contro l'ex n.8 al mondo, ora alla 143esima posizione. Poi la mitica rimonta con un doppio 6-2. Dopo due ore e dieci di gioco, una gioia senza precedenti per Pecotic, che ha messo a referto 10 ace e 30 vincenti, oltre ad annullare 6/8 palle break di Sock. Ora potrà disputare finalmente anche un secondo turno, dall'altro lato del campo ci sarà Marcos Giron, che ha sconfitto Ben Shelton.

"NON SENTIVO DI AVERE TANTE POSSIBILITÀ"

Nel post partita, Matija Pecotic ha commentato così la sua vittoria contro Jack Sock: "Certamente non mi aspettavo di vincere, ma non sono entrato in campo rassegnato e pensando che non avrei avuto alcuna opportunità di successo". Ha poi aggiunto con sincerità: "Chiaramente non sentivo di avere tante possibilità, dovevo essere realistico. Giocavo contro un ex Top Ten che possiede un’esperienza incredibile nel tennis, oltre ad avere un servizio straordinario. È partito servendo immediatamente una botta a 215 km/h. Sarebbe stato arrogante da parte mia, poter solo pensare di entrare in campo convinto di ottenere una vittoria". In conferenza stampa, infine, ha spiegato meglio cosa ha vissuto e come ha impostato la sfida contro Sock: "Sapevo in cuor mio che se avessi potuto affondare i denti nella partita e mettere sul campo quei due o tre schemi su cui avevo lavorato nella preparazione alla partita, sarei stato in grado di guadagnarmi una reale possibilità di compiere qualcosa di straordinario. Poi ovviamente tale occasione se si fosse presentata doveva essere colta… e sono stato premiato per non essere caduto in preda alla pressione e dunque per non essermi irrigidito quando dovevo chiudere il match al servizio, che invece ho tenuto brillantemente quando più contava".

LA PRIMA LAUREA, DJOKOVIC, LA VITTORIA CONTRO BERRETTINI

Matija Pecotic è nato nel 1989 a Belgrado, in Serbia, da genitori croati. Cresciuto a Malta, dove è stato n.2 tra i tennisti senior dal 2005 al 2008, nella sua vita ha forse ottenuto più riconoscimenti negli studi che nello sport. Al di fuori del campo, infatti, da adolescente viene premiato come liceale dell'anno in economia e matematica e nel 2009 inizia l'università a Princeton, nel New Jersey, una delle migliori degli Stati Uniti. Continua a giocare a tennis in ambito accademico e dal 2011 al 2013 è il primo (di sempre!) ad ottenere il titolo di giocatore dell'anno della Ivy League per 3 anni di fila. Novak Djokovic, venuto a conoscenza di questo record, lo convocato per un allenamento prima della finale 2013 degli US Open contro Rafael Nadal. Nole ha bisogno di giocare contro un mancino e dopo la sessione di training, definirà il dritto di Pecotic come uno dei migliori in circolazione. Così si spiega la decisione del croato di provare a scommettere di più sul talento tennistico, a partire dal 2014. Riesce a raggiungere la posizione n.206 del ranking ATP. Addirittura sconfigge Matteo Berrettini nella finale di un Futures in Turchia nel settembre 2015.
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Djokovic e Nadal - US Open 2013

Credit Foto Getty Images

LA MALATTIA, LA SECONDA LAUREA, IL COVID E IL LAVORO FULL-TIME

Poi però, poco prima degli Australian Open 2016, Pecotic si deve fermare per un piccolo intervento chirurgico allo stomaco. Alcune complicazioni e così resta a letto per otto mesi. Intanto fa domanda per diverse università, vuole una seconda laurea. Viene accettato ad Harvard, e mentre studia mantiene un contatto con il tennis, come assistente di un coach, ma non è pagato. Dopo la laurea nel 2019, si concede un anno per dare un'ultima chance al tennis professionistico. Viaggia in giro per il mondo, sale in classifica, diventa n.331. Poi il Covid rallenta tutto un'altra volta e il sogno ritorna nel cassetto. Ora vive a West Palm Beach in Florida e lavora a tempo pieno nel mondo della finanza, in una società di hedge fund e di investimenti nel settore immobiliare. Gioca a tennis la mattina presto, spesso insieme al suo capo 70enne. Dopo la vittoria contro Sock, Pecotic ha però fatto intendere che lo sport si deve incastrare con gli impegni dell'altra occupazione. "Ho dovuto lasciare il lavoro presto. Ho dovuto inviare un’e-mail a tutti i colleghi e per fortuna il mio capo mi ha concesso un permesso straordinario. Purtroppo per lui, però, dovrò chiedere un altro giorno libero per il prossimo incontro", ha raccontato sorridendo.
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