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Tennis, ATP Dubai - Medvedev mette fine all'imbattibilità nel 2023 di Djokovic: derby russo con Rublev in finale

Simone Eterno

Aggiornato 03/03/2023 alle 18:48 GMT+1

TENNIS - Si ferma a 20 partite consecutive - e 15 nel 2023 - la striscia vincente di Novak Djokovic. A fermare il n°1 del mondo nella semifinale dell'ATP 500 di Dubai è ancora una volta Daniil Medvedev che si impone al termine di una partita solidissima col punteggio di 6-4 6-4. Per Medvedev arriva così la 13a partita vinta consecutiva, una striscia iniziata a Rotterdam. In finale sfiderà Rublev.

Novak Djokovic e Daniil Medvedev al termine della semifinale vinta 6-4 6-4 dal russo a Dubai, 2023

Credit Foto Getty Images

E’ ancora Daniil Medvedev il problema di Novak Djokovic. O meglio: è tornato a esserlo. Dopo un 2022 povero di soddisfazioni per il russo, l’inizio di stagione dell’ex n°1 del mondo è di quelli da far preoccupare tutti gli altri... Compreso, appunto, anche Novak Djokovic. La striscia vincente del serbo di 20 partite consecutive iniziata alle scorse ATP Finals di Torino è infatti interrotta da Medvedev, che si è imposto nella seconda semifinale dell’ATP 500 di Dubai con il punteggio di 6-4 6-4.
Il tennista russo ha centrato così la quinta vittoria in carriera contro Djokovic (sempre col serbo in posizione di n°1 mondiale) e l’ha fatto al termine di una partita “vecchio stile”. Quello di Dubai infatti, ben più di quello di Rotterdam e Doha, è apparso essere vicino a quel Medvedev che nel 2021 levava a New York il sogno Grande Slam di Djokovic. Un match veramente solidissimo quello di Medvedev, che è apparso brillantissimo dal punto di vista fisico ma soprattutto è tornano a issarsi in campo come quel muro difensivo che l’aveva portato a diventare n°1 del mondo proprio a discapito di Djokovic. A questo Medvedev ha aggiunto una grande prestazione al servizio, unita a una profondità del dritto proprio in uscita dalla battuta che ha spesso messo sotto pressione Djokovic.
Dal canto suo, Nole, ha giocato una partita un po’ troppo fallosa col dritto. O per lo meno troppo fallosa per pensare di poter avere la meglio su un Medvedev così solido. Il russo infatti, a eccezione dell’ottavo game del primo set – quando ha servito sul 5-2 per chiudere il parziale – non ha mai regalato un singolo quindici al n°1 del mondo. Ma non solo. Strappato il servizio in apertura del secondo set, nonostante i tanti sforzi di Djokovic e i tanti game finiti ai vantaggi, Medvedev non ha nemmeno concesso una palla del controbreak.
E’ questo il succo di massima della partita dunque: un Medvedev estremamente brillante difensivamente ma incisivo con lo schema servizio-dritto; e un Nole decisamente più falloso del solito – e frettoloso nella ricerca del vincente – con il dritto.
Il russo vola così in finale, la terza consecutiva dopo i titoli a Rotterdam su Sinner e a Doha su Murray. Nell’ultimo atto di sabato troverà il connazionale Andrey Rublev, che si è imposto per 6-3 7-6 nella prima semifinale su un Alexander Zverev apparso in discreta crescita. 5-2 il bilancio a favore di Medvedev nei precedenti, con Rublev però che ha vinto gli ultimi due incroci: a Cincinnati lo scorso anno e alle ATP Finals di Torino.

Djokovic, quale torneo adesso?

Per quanto riguarda Djokovic invece non è ancora certo quale sarà il suo prossimo appuntamento. Il serbo risulta ancora iscritto a Indian Wells e Miami, ma come ha più volte dichiarato è in attesa dagli Stati Uniti di un’esenzione di ingresso nel Paese. Non dovesse arrivare la deroga (è ancora vietato l'ingresso ai non vaccinati), lo rivedremo direttamente in aprile per la stagione europea della terra battuta.
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