Tennis, ATP Finals - Sinner in conferenza post Medvedev: "Crescita? E' un po' come fare la pasta al pomodoro..."

DaSimone Eterno

Pubblicato 18/11/2023 alle 19:01 GMT+1

TENNIS, ATP FINALS - Jannik Sinner ha parlato dopo la vittoria su Medvedev che gli vale la finale delle ATP Finals 2023. Sinner ha scelto una curiosa metafora sulla pasta al pomodoro per spiegare come dopo aver perso 6 volte con Medvedev, l'ha battuto per 3 volte di seguito.

Jannik Sinner disappunto, ATP Finals, Getty Images

Credit Foto Getty Images

dall'inviato a Torino. Jannik Sinner ha parlato in conferenza stampa dopo la vittoria su Daniil Medvedev nella semifinale delle ATP Finals 2023, a Torino. Così Jannik sulla partita: "È una sensazione bellissima, al termine di una partita durissima. Ho fatto fatica all'inizio, lui ha spinto molto all'inizio e ho fatto fatica. Condividere questo momento con i tifosi italiani è bellissimo, solo emozioni positive".

Su cosa stare attenti

Sono attento su tutto, giocherò contro il numero 1 o il numero 2 del mondo, quindi non ho nemmeno tempo di godermela se vuoi, nemmeno tempo di distrarmi. Non vedo l'ora di giocarla, darò tutto, 100%, spero che sia una bella partita. Non importante cosa abbiano fatto prima, sono sicuro che faranno una partita super perché ne sono in grado, è molto semplice.

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Sulla popolarità

È parte del gioco, ma il problema è che ho i capelli rossi quindi è ancora più facile riconoscermi. Mi metto il cappellino. No comunque non certo attenzioni fuori dal campo, ma è comunque è un bel problema da avere, c'è di peggio. È uno di quei "bei problemi" da avere. A me non interessa quanto sono famoso, ho sempre fatto una vita normale e continuerò a farla. Certo adesso quando entro al ristorante è diverso, ma ripeto è un "bel problema" da avere, non una cosa negativa.

Sulla crescita

So quando dedico a questo sport, so quanti sacrifici e quante ore di allenamento faccio, so quanto sto attento all'alimentazione. Se faccio questi sacrifici so che nella mia testa questo mi può dare una mano e arrivare ai miei obiettivi. Giocare queste partite sta diventando più normale, mi sento molto più tranquillo in campo. Mi miglioro e tengo questo livello di gioco anche grazie alla mia mentalità.

Medvedev e la metafora della pasta al pomodoro

Come ho fatto a perdere 6 volte di seguito e poi vincere 3 volte di seguito? È come la pasta al pomodoro. La fai la prima volta e magari manca di sale. Poi la volta dopo ci metti i pomodorini freschi. Poi magari ci metti il basilico e il piatto viene ancora più buono. È un processo così anche per il tennis, aggiungi sempre qualcosina, ma devi stare attento a non aggiungere troppo, altrimenti poi il piatto lo rovini. È così, è un percorso di crescita e si impara giorno dopo giorno. È solo così che si cresce.

Sulla gestione della pressione top mostrata questa settimana

È difficile prendere una settimana come esempio, magari ora sto benissimo e in Australia starò un po' peggio. Io sto cercando di giocare coraggioso nei punti importanti; oggi il terzo set l'ho iniziato in modo diverso. Abbiamo una strategia, ho tante informazioni prima, poi lo devo capire io in campo. Questa settimana da questo punto di vista sono stato perfetto.

Sulle condizioni fisiche

Mi sento bene, nel giorno libero abbiamo fatto un ottimo lavoro col fisioterapista. Comunque non è stato nulla di grave. Sto bene, il riposo sarà fondamentale per domani. Una settimana lunga e ad alta intensità. Vediamo domani.

Sul livello: alto, ma quanto in futuro?

Vediamo, certo che tenere questo livello sarà una chiave del futuro. Sarà una parte importante la preparazione per l'anno prossimo. Il fisico fin qui tiene molto bene ma so che può ancora migliorare. Qualche tempo fa ho smesso di crescere quindi possiamo lavorare un po' di più. E poi il gioco: servizio si può migliorare, la palla corta si può migliorare, slice - che oggi ne ho fatti due che sembravano pallonetti... Comunque quest'anno sono stato continuo e questa è stata una chiave, anche se poi non ho giocato bene nei grandi slam. Proveremo a migliorare anche lì.