Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

E' ancora Djokovic il re del deserto: sconfitto Federer

Eurosport
DaEurosport

Aggiornato 23/03/2015 alle 01:46 GMT+1

Come lo scorso anno il serbo supera Federer in 3 set e trova così il suo quarto sigillo al torneo di Indian Wells: 6-3, 6-7, 6-2 il punteggio finale di una partita come al solito emozionante ma ricca di tanti alti e bassi. Ventunesimo titolo Masters 1000 per Djokovic che avvicina così proprio Federer a 23 (Nadal in testa alla classifica con 27)

Novak Djokovic in Masters 1000 of Indian Wells on March 18, 2015

Credit Foto AFP

Novak Djokovic è un avversario beffardo. Il serbo ha la capacità di mimetizzarsi al tuo livello di tennis facendoti credere che quello sia il suo meglio, salvo poi, puntualmente, cambiare marcia quando tu provi a salire. Come se avesse bisogno di essere stimolato. Come se non volesse sprecare una singola energia in più di quanto sia necessaria per batterti. Per questa ragione alla vigilia di questa finale era più di qualche voce fuori dal coro a sostenere che fosse Federer il vero favorito. Lo svizzero arrivava da una settimana di altissimo livello e da due strepitose lezioni rifilate al 'solito Berdych' e al ‘nuovo Raonic’, la versione upgraded della coppia Ljubicic-Piatti. Djokovic invece era arrivato lì sornione; poco tennis, pochi sforzi e un semifinale con Murray dominata dal punto di vista del punteggio ma tutto sommano non poi così convincente da quello tennistico.
Ma in finale, il camaleontico serbo, ha saputo ancora una volta adattarsi al nuovo livello dell’avversario e sorpassarlo nei momenti chiave. E così, anche quest’anno, il buon Roger Federer ha dovuto alzare bandiera bianca nella finale del torneo di Indian Wells.
Una finale che Djokovic ha iniziato e condotto per un set e mezzo a ritmi praticamente insostenibili al servizio. Già, guarda caso proprio quel fondamentale che aveva contraddistinto il grande cammino di Federer fino a oggi. Per un set e mezzo il serbo è stato quasi ingiocabile: 73% di prime in campo fino al 4-3 del secondo set, 100% di punti vinti quando è entrata la prima (nel primo set), e più in generale quell’aggressività incollato dalla linea di fondo che obbligava Federer a un’indigesta fase difensiva. Una tattica perfetta che non lasciava davvero scampo allo svizzero e che, per giunta, si manifestava ancor più evidente davanti a un Federer più falloso del solito.
picture

Novak Djokovic lors de la finale d'INdian Wells face à Roger Federer

Credit Foto AFP

Contro i fuoriclasse però non è concesso nemmeno un momento di sbandamento e persino Djokovic, avanti di un break, non era immune alla pressione di dover chiudere. Ecco allora che nel primo game titubante del serbo al servizio si riaccendeva la luce in risposta del basilese che prima trovava il controbreak del 4-4 e poi spaventava Djokovic nel decimo gioco, costringendo il serbo ai vantaggi e facendolo sudare non poco per trascinare il set al tie-break. Tie-break però, per una volta, deciso più dagli errori dell’avversario che dalla bravura del singolo: Federer regalava due minibreak di vantaggio con due terribili schiaffi al volo non chiusi; Djokovic rispondeva all’omaggio infilando 3 clamorosi doppi falli – 2 consecutivi sul 5-4 – che premiavano Federer per tenacia e orgoglio e portavano ogni discorso al terzo set.
picture

Djokovic - Federer

Credit Foto Imago

Ma è proprio quando l’inerzia del match sembrava cambiata che, ancora una volta, si presentava il puntualissimo cambio di marcia di Djokovic. Un break nel secondo gioco per il 2-0 a cui rispondeva un controbreak immediato di Federer che faceva perdere la pazienza – e la racchetta (distrutta) – del serbo. Quello dello svizzero era però l’ultimo sussulto d’orgoglio. Con un’incredibile analogia con il quinto set dell’ultima finale di Wimbledon Federer alzava in realtà proprio in quel momento bandiera bianca; e dal 2-2 arrivavano 4 giochi consecutivi che portavano a Djokovic il suo 21esimo titolo Masters 1000, il quarto qui a Indian Wells.
Insomma, anche per chi non è troppo abituato a leggere tra le righe, la finale di Indian Wells ha chiaramente dimostrato le ragioni per cui Novak Djokovic è l’attuale numero 1 della classifica ATP e il dominatore della stagione in corso. Un tennista meno amato di Federer e Nadal; meno glamour di Murray; meno alla moda dell’esotico Nishikori; ma che quando conta davvero, ormai, da un annetto, vince quasi sempre.
Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità