Djokovic accelera quando deve: raggiunto Nishikori in semifinale

E' un Novak Djokovic tranquillo ma molto determinato quello che approda in semifinale a Madrid. Ai quarti contro Raonic - rivicinta della finale di Indian Wells - l'inizio di gara è piuttosto equilibrato, sino al sesto game, quando Djokovic decide di spingere sull'acceleratore, cambiare marcia e di rubare la battuta all'avversario.

Il canadese prova a rimanere in partita, ma il 6-3 di Nole a quel punto è inevitabile: le statistiche dicono che fino a questo momento la differenza l'hanno fatta gli errori non forzati di Raonic e le "prime" del serbo.

La gara scende di livello nel secondo set: il numero uno del mondo breakka l'avversario già nel primo game, rendendo il resto del set una gara ad inseguimento. Al quinto game, ecco Raonic annullare due palle-break a un Djokovic che non si decide a chiudere il punto; il canadese ha anche il fiato necessario per protestare con l'arbitro che in un paio di occasioni lo aveva richiamato all'ordine e intimato di rimanere entro i 25 secondi a disposizione per ogni battuta.

Sul 5-4 Djokovic arriva la terza palla break del match per Raonic, che però non ne approfitta degnamente: il dritto in corsa in allungo tradisce il canadese, che si deve arrendere a un Djokovic evidentemente superiore. Anche il serbo è un po' nervosetto (ce l'ha con il pubblico che lo disturba), ma ciò non gli impedisce di chiudere sul 6-3 6-4 in un'ora e 44 minuti.

Djokovic in semifinale si troverà di fronte - nella rivincita della finale di Miami - Kei Nishikori, quest'ultimo capace di piegare per 6-7 7-6 6-3 un Nick Kyrgios capace comunque di colpi incredibili, come il lob in tweener qui sotto.

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