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Il tennis ritrova il suo padrone: Djokovic batte Murray, al serbo il 1000 di Madrid

Simone Eterno

Aggiornato 08/05/2016 alle 21:21 GMT+2

Djokovic si impone per 6-2, 3-6, 6-3 nella finale di Madrid ritoccando così il record assoluto di titoli Masters vinti in carriera: ben 29! Murray paga caro un primo set giocato troppo sotto tono e si arrende così al serbo per la 12esima volta negli ultimi 13 incontri: sintomo emblematico tra il distacco del numero 1 al mondo... e tutti gli altri, numero 2 compreso

Djokovic celebrates winning the match

Credit Foto Reuters

Da un certo punto di vista, il rammarico, da puri spettatori di una spettacolo sportivo, c’è tutto: “Se solo Andy Murray avesse giocato anche il primo set…”. Già, nella finale del Masters 1000 di Madrid, secondo torneo stagionale dei più prestigiosi su terra rossa nonché antipasto del mitico binomio Roma-Parigi, il tennis ritrova sì il suo padrone – Novak Djokovic – ma al tempo stesso registra un Andy Murray in più che discreta forma.
Se vi foste collegati soltanto per secondo e terzo set, infatti, avreste assistito a un giocatore in grado di battagliare con costanza contro il numero 1 assoluto di questo 2016 tennistico. Per sua sfortuna, però, i set hanno tutti eguale valore e il numero 1 del mondo, molto semplicemente, ancora una volta, è stato superiore al numero due. Una casistica impietosa quest’ultima e che ci racconta come in 12 degli ultimi 13 precedenti - spalmati sugli ultimi due anni- si sia stati costretti ad assistere sempre alla stessa trama: ovvero un Murray in lotta, a tratti anche alla pari, ma poi, costantemente, Montreal 2015 escluso, sempre sconfitto.
E’ stato così anche oggi e lo è stato, appunto, nonostante nel secondo e nel terzo set si sia assistito a un Murray in grado di ribattere a tratti colpo su colpo; e annullare così, in parte, le distanze. A fare la differenza però, ancora una volta – e al di là del concetto di primo set ‘omaggio scozzese’ già sottolineato – i momenti chiave. Uno su tutti – fotografia migliore della ‘superiorità’ di Djokovic – nel finale di partita. Il serbo, sotto 0-40 nel suo ultimo turno di servizio, si riprende un game e una finale complicatasi sul più bello, annullando un totale di 7 palle del controbreak ed evitandosi così un finale dove sarebbe dovuto ripartire da zero.
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Novak Djokovic, vainqueur du Masters 1000 de Madrid, dimanche 8 mai 2016

Credit Foto AFP

Un titolo, quello di Madrid, che per Djokovic significa nuovo record assoluto a livello di sigilli Masters: 29, uno in più di quel Nadal che a Monte Carlo era stato in grado di riprenderlo.
Una settimana, quella di Djokovic, che regala così l’impressionante 33-2 stagionale e rimette a tacere tutte le affrettate speculazioni che erano state fatte dopo la sorprendente sconfitta di Monte Carlo contro Jiri Vesely: il giocatore da battere, anche su questa superficie – e nonostante tutte le pressioni – resta sempre il serbo. A in quel di Roma – ma soprattutto Parigi – i luoghi per averne definitiva conferma.
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