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Lorenzo Musetti dopo l'impresa contro Djokovic: "Fatico a trattenere le lacrime. Mi sembra un sogno. Sul Supercoach..."
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Pubblicato 13/04/2023 alle 20:53 GMT+2
MASTERS 1000 MONTE CARLO - Lorenzo Musetti è il quarto giocatore italiano a sconfiggere Nole in carriera e l'8° giocatore del Bel Paese a battere il tennista numero uno del mondo. Un'impresa autentica commentate con parole quasi commosse: "faccio fatica a contenere le lacrime. Ho annullato un palla break sul 5-4 dopo avere avuto due match-point, mi era tremata la mano per paura di vincere".
Musetti dominante nel tie-break: recupero fenomenale!
Video credit: Eurosport
Come nelle favole, meglio che nelle favole. Lorenzo Musetti batte Novak Djokovic diventando il 4° italiano a riuscire a sconfiggere il fenomeno serbo e l’ottavo giocatore italiano a battere il numero uno del ranking. Un’impresa monumentale che arriva poche settimane dopo la meravigliosa vittoria di Sinner contro il, fu numero uno del mondo, Carlos Alcaraz a Miami: quel Jannik Sinner che proprio domani Lorenzo si troverà dall’altra parte della rete in un derby tutto tricolore che a questi livelli e al Masters 1000 sulla terra rossa del Principato non si era mai visto. Inevitabile che dopo una battaglia di quasi 3 ore giocata a livello celestiale dal carrarino, la gioia sia enorme e le emozioni difficili da descrivere a parole.
"Vittoria incredibile, faccio fatica a contenere le lacrime. Ho annullato un palla break sul 5-4 dopo avere avuto due match-point, mi era tremata la mano per paura di vincere. Sono contentissimo, non posso descrivere quello che sto provando: sto sognando. Faccio fatica a non piangere, è stata una vittoria emozionante. Tre ore di partita lunghissima con la sospensione per la pioggia. Sono contento e orgoglioso di me, vedo le immagini sullo schermo e faccio fatica a non piangere: per me è un sogno. Quindici break? Non sono riuscito a trovare il giusto equilibrio con il lancio di palla all’inizio, rispondevamo meglio di quanto servissimo ma gli scambi erano lunghi e intensi. La partita era dura sotto il profilo fisico e mentale, considerando che era contro Djokovic: per me è una vittoria molta importante. Che derby italiano sarà? Domani sarà divertente, non voglio pensarci troppo. Voglio apprezzare per almeno una mezzoretta questo risultato. Bisognerà riposarsi prima di sfidare un amico. Voglio anche augurare buona fortuna a Matteo Berrettini, sono sicuro che tornerà presto a fare valere i colori dell’Italia”.
Musetti in conferenza: "Supercoach? Stravolgere tutto non è ciò che serve, il derby con Sinner è bello per il tennis italiano"
In sala stampa, Lorenzo Musetti ha approfondito i temi tattici della partita e tornato anche su quella dedica finale a favor di telecamera 'Supercoach?', quasi a rispondere a tutte le critiche piovute nell'ultimo periodo.
"Mi sento super felice, un po' stanco, ma è stata una dura battaglia. Ci sono state mille emozioni, anche dopo la partita, non è facile smaltire l'adrenalina. Farò del mio meglio per essere al massimo domani. Djokovic? Penso che entrambi stessimo facendo fatica al rientro in campo nel terzo set, c'era vento, faceva freddo. Condizioni completamenti differenti. Penso che il nostro miglior livello sia stato alla fine della partita. Ma non ho fatto caso alle sue condizioni, pensavo a me, perché se anche gioca male è il numero 1 del mondo e lo devi uccidere 10 volte prima di vincere. Anche lui (Djokovic) può essere normale. Anche lui può avere alti e bassi. Devi stare sempre attento. L'ho vinta 10 volte oggi, ultimo game complicato da chiudere. Lui ha fatto un passante incredibile, non ti puoi mai fidare di lui. Io mi sono meritato questa vittoria. Se è la mia vittoria più bella? Come nome e grandezza è la mia vittoria più importante, perché Djokovic è il migliore di tutti i tempi. Magari ho giocato meglio ad Amburgo con Alcaraz, ma oggi emotivamente era più difficile perché non era facile anche giocare a tennis oggi in generale. Questa non vale doppio, vale 10 volte di più, è la mia vittoria più bella".
"La questione supercoach? Spesso la gente tende a criticare, ma solo chi sta in questo ambiente sa come si fa. La soluzione non è stravolgere ogni cosa. in un momento di confusione bisogna fare chiarezza, non di stravolgere tutto. Se non faccio quello step io personalmente Lorenzo Musetti posso anche prendere Gesù ma non cambia niente. Pensavo fosse giusto ricordare a tanta gente che tende a criticare che non funziona così, che le critiche ci stanno perché siamo professionisti ma solo chi lavora dentro può capire certe cose. Penso fosse giusto oggi mettere i puntini sulle i. Il derby con Sinner? Penso che sia bello che ci sia un derby, sono contento. Jannik ha iniziato la stagione alla grande, si è visto la maturazione che ha avuto a livello tennistico, il completamento del suo gioco. Sono contento per lui. Domani però saremo 'nemici', avversari, stiamo giocando bene questa settimana e sono contento di giocare contro un italiano perché fa bene al movimento. Credo che i cuori si divideranno 50-50, almeno spero, ma è bello che ci sarà un italiano in semifinale".
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Corretja: "378 settimane da n°1? Record Djokovic è inaudito perché..."
Video credit: Eurosport
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