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E' Wawrinka il re di Svizzera: Federer si arrende

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DaEurosport

Aggiornato 20/04/2014 alle 18:16 GMT+2

Stan Wawrinka vince per la prima volta in carriera un titolo 1000 regolando in finale il connazionale Roger Federer: 4-6, 7-6, 6-2 il punteggio. A lungo bloccato psicologicamente contro l'amico Roger, Wawrinka ritrova se stesso dopo un combattuto secondo set, regolando Federer con un terzo set perentorio e battendolo per la seconda volta in carriera

Gewann zum zweiten Mal in seiner Karriere den Titel in Monte Carlo: Stanislas Wawrinka.

Credit Foto Getty Images

Le prime volte sono sempre particolari, ma Stan Wawrinka sembra ormai in grado di esorcizzarle davvero a dovere. In Australia, quando con i primi due set di assoluta meraviglia tennistica mandò ko Nadal e si prese il primo slam della carriera, così come oggi, quando dopo due interi set non giocati al meglio del suo potenziale, si è risvegliato nel terzo tornando all’assoluto livello di eccellenza che aveva mostrato lungo tutto l’arco della settimana.
Il tennista vodese conferma così, in maniera piuttosto evidente, come in questo momento sia davvero lui il numero 1 di Svizzera. Suona strano dirlo, scriverlo, sentirlo, ma oggi è questa la realtà dei fatti. Lo dice il ranking ATP, lo dice la finale di oggi, lo dice soprattutto il terzo set, dove Wawrinka ha dimostrato a Federer come la maggiore velocità e peso di palla sia un’arma che in questo momento il fenomeno di Basilea non può vantare.
Il torneo di Monte Carlo resta così tabù per Roger Federer, che dopo le 3 finali perse contro Rafa Nadal, deve inchinarsi anche all’amico Stan Wawrinka. E questo nonostante un set e mezzo in cui Roger era stato bravissimo ad approfittare di un Wawrinka decisamente bloccato a livello psicologico.
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Stanislas Wawrinka

Credit Foto AFP

Sì perché anziché accelerazioni di rovescio, vincenti e grandi percentuali con il servizio Wawrinka fornisce a lungo una versione sbiadita di sé stesso. Chiamatelo timore reverenziale, chiamatelo blocco, chiamatelo come vi pare, ma ciò che assale Wawrinka a lungo è probabilmente la stessa sindrome che il pubblico di Ginevra in Coppa Davis aveva conosciuto bene settimana scorsa, quando col il peso del paragone con Federer e quello da “numero 1 di Svizzera” si era clamorosamente inceppato contro mister Andrey Golubev, obbligando gli elvetici a una rimonta sul Kazakistan conclusa solo all’ultimo singolare.
Oggi, tale effetto, e con l’aggravante di avere lo stimato amico Roger dall’altra parte della rete, si è palesato a lungo. Il sempre attento Ivan Ljubicic in telecronaca per Sky Italia l’ha giustamente definito Lui sa che io so che lui sa”. Un italiano non certamente da ‘Accademia della Crusca’ ma che rende pienamente l’idea di quanto Wawrinka sia stato a lungo incapace di trovare un piano tattico e la tranquillità per metterlo in atto.
Federer invece, dal canto suo, dal problema dell'avversario non poteva che trarne beneficio. Pur non vincendo un titolo Masters da Cincinnati 2012, il basilese rispetto al vodese aveva il vantaggio di giocare senza particolari tensioni e forte di un esperienza che Wawrinka, alla terza finale di un 1000 in carriera, non poteva certamente avere. E’ fondamentalmente per questo motivo che è arrivato il primo set e il controbreak immediato a inizio secondo, quando Wawrinka sembrava essere partito forte con un break in apertura.
Il vero momento topico della finale è stato però il tie-break del secondo set, quando un Wawrinka certamente non perfetto – ma in crescita – è riuscito a portare al traguardo il piccolo mini-break concesso dalla stecca di Federer in apertura. Il set chiuso per 7 punti a 5 ha avuto così l’effetto rilassante nella nervosa mente di Wawrinka, che da quel momento in poi è tornato a far vedere ciò che aveva messo in mostra lungo tutto l’arco della settimana: ovvero un tennis splendido.
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Roger Federer, Monte-Carlo final, 2014

Credit Foto Eurosport

Gli errori tornano vincenti, il gioco d’attacco torna a restare dentro i confini prestabiliti e Federer deve inesorabilmente fare quei passi indietro che lo costringono a una fase difensiva da cui non avrà alcuna via d’uscita. In un baleno arriva il doppio break, per un 4-0 prima e un 5-1 poi in cui si contano 23 punti a 12 a favore del tennista di Losanna. Da lì al sollevare per la prima volta il trofeo di un Masters 1000 passano così pochi minuti.
Per Wawrinka quindi la gioia della prima volta e la conferma di un 2014 che con 20-3 lo vede come assoluto protagonista del circuito; per Federer invece un Principato che, anche senza Nadal, continua a restare un maledetto tabù.
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Stanislas Wawrinka avec le trophée de Monte-Carlo 2014 sous les yeux de Federer, du Prince Albert et de la Princesse Charlene de Monaco

Credit Foto AFP

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